Violenza sulle donne: 3 consulenti legali danno i loro consigli - Infoestetica Magazine

Violenza sulle donne: 3 consulenti legali danno i loro consigli

Violenza sulle donne: 3 consulenti legali danno i loro consigli

IN BREVE:

  • Come agire in caso di violenza: i primi passi legali
  • La tutela delle vittime nei tribunali
  • Gli strumenti giuridici contro la violenza di genere

 

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La Violenza sulle Donne è una delle problematiche più evidenti su cui, solo da alcuni anni, si è riusciti a discuterne maggiormente. Sono stati fatti dei passi importanti che hanno permesso di istituire anche una giornata dedicata agli abusi e alle violenza di cui, spesso, la Donna è vittima e, nel contempo, ne è anche silente.

 

‘La violenza contro le Donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa. Essa non conosce confini né geografia, cultura o ricchezza’ Kofi Annan

 

‘Ogni volta che una Donna lotta per se stessa, lotta per tutte le Donne’ Maya Angelou

 

‘Il silenzio non è mai complice. Rompiamo il silenzio contro la violenza sulle Donne’

 

Queste sono solo alcune frasi che dovrebbero indurre alla riflessione e alla comprensione dell’importanza di riconoscere e combattere la violenza di genere.

In egual modo, diviene fondamentale anche la figura dell’avvocato che ricopre un ruolo cruciale nella protezione dei diritti e delle libertà individuali, soprattutto in una problematica come quella dianzi menzionata.

A tal proposito, abbiamo deciso di intervistare alcuni avvocati, ponendo loro delle domande piuttosto interessanti al fine di comprendere le dinamiche e cosa potrebbe accadere in determinate situazioni e facendo luce sulla rilevante scelta di avvalersi di un supporto legale.

Le interviste

La Violenza sulle Donne è, certamente, una problematica che, fortunatamente nel corso degli anni, ha avuto anche un notevole risalto mediatico. Secondo lei, cosa rende una Donna così fragile e inerme?

Avv. Cafiero La domanda cosa spinga una Donna a subire violenza da parte di un uomo è estremamente complessa e non ammette una risposta semplice. È importante sottolineare che la responsabilità della violenza è sempre e solo di chi la esercita. La vittima non è mai da incolpare.

Badate bene, la Donna non nasce fragile e inerme ma lo diventa a causa dell’isolamento familiare e sociale al quale viene costretta dal partner violento. Chiedere aiuto, decidere di porre fine alla violenza è un atto di forza non di debolezza

 

Avv. Miccoli Nella maggior parte dei casi è un problema di natura culturale. La società arcaica di stampo patriarcale, ancora oggi è un modello diffuso’

 

Avv. AntelmiPur senza competenze psico-sociali, ritengo che possa essere la delusione di un sentimento che si trasforma in violenza e in cicatrici che tende a “immobilizzare” una donna facendole credere di essere fragile quando, invece, una volta rotto il muro della violenza, chi lo fa ritrova una forza straordinaria e diviene esempio di riscatto

 

Perché, spesso, una Donna preferisce tacere e, quindi, subire in silenzio nascondendo i segni e le cicatrici di quello che l’uomo le fa?

Avv. Cafiero La dinamica della violenza contro le Donne è un tema difficile e delicato che coinvolge fattori psicologici, sociali e culturali. Perché è difficile comprendere questa dinamica?

La violenza domestica spesso segue un ciclo che alterna momenti di tensione, esplosioni di violenza a fasi di calma apparente (luna di miele). Durante queste fasi di calma, il partner violento può mostrare rimorso, promettere di cambiare e manipolare la vittima per farla sentire in colpa. La mentalità patriarcale di cui oggi è ancora intrisa la nostra società  rende ancora sommerso il fenomeno della violenza familiare. La Donna tende ancora a nascondere la violenza subita, per il buon nome della famiglia, perché a causa del fattore intergenerazionale, ancora la si giustifica e si scusa: ‘Ho visto mia madre picchiata da mio padre, mia nonna da mio nonno…è la normale vita famigliare’’

 

Avv. Miccoli C’è ancora un grande senso di vergogna e in tanti casi di sudditanza’

 

Avv. Antelmi Nella mia esperienza posso dire che tutte le Donne vorrebbero ribellarsi alle violenze che subiscono, ma spesso sono le condizioni di dipendenza economica o sociale a frenarle ed a volte le preoccupazioni per il destino dei figli (soprattutto se minori) così come – per fortuna in molti meno casi rispetto al passato – la preoccupazione delle ripercussioni a livello familiare

 

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In che modo si diventa carnefice e vittima?

Avv. Cafiero COME SI DIVENTA CARNEFICE: E’ sempre un fattore culturale: si cresce in un ambiente ove la violenza è normalizzata o giustificata. L’uomo viene educato alla mascolinità tossica: l’idea che un uomo “vero”  debba essere dominante e aggressivo può portare a comportamenti violenti nei confronti della partner che viene ritenuta dallo stesso inferiore.

COME SI DIVENTA VITTIMA: Non si sceglie di diventare vittime. Quando una Donna si accorge di esserlo è già nel vortice della violenza. Cause? I condizionamenti culturali e sociali: stereotipi di genere, credenza sulla famiglia e sul matrimonio possono influenzare la decisione della vittima di rimanere nella relazione. È importante sottolineare che non esiste un unico profilo della vittima: le vittime di violenza domestica provengono da tutti gli strati sociali, hanno diverse età, etnie e diversi livelli di istruzione

 

Avv. Miccoli Molto spesso dipende anche da dinamiche a connotazione economica. La recente giurisprudenza ha introdotto il concetto di violenza economica, in quanto la Donna, meno emancipata, spesso è totalmente priva di forme di sostentamento’

 

Avv. Antelmi Non guardando la realtà per quella che è. Il primo non rendendosi conto del male provocato e la seconda non ammettendo che anche una parola può costituire violenza (verbale) e fare forse più male anche delle aggressioni fisiche perché incide sull’identità stessa della Donna

 

Vi sono dei segnali rivelatori che possono mettere una Donna in guardia da un ipotetico partner violento?

Avv. Cafiero Vari sono i segnali rivelatori come il pretendere il controllo sulla vita della Donna o controllare il cellulare. L’isolamento: il carnefice spesso isola la vittima da amici e famigliari, limitandone la possibilità di chiedere aiuto. L’uomo che agisce con questi comportamenti convince la vittima che tutto ciò è per il suo bene, perché l’uomo deve proteggere la propria Donna che così viene sempre più isolata e manipolata

 

Avv. Miccoli Assolutamente sì, esistono segnali inequivocabili che occorre saper riconoscere immediatamente, affinché non si degeneri in violenza vera e propria’

 

Avv. Antelmi In teoria, come detto, anche l’uso costante di termini dispregiativi dovrebbe indurre la Donna a una seria riflessione e, ove il partner dovesse, anche davanti alla richiesta di correzione di queste condotte, perseverare – a mio avviso – la Donna dovrebbe dire no o quantomeno dovrebbe chiedere aiuto. È ovvio che quando siamo in presenza di lividi, bruciature, fratture o altri segni di traumi fisici, al primo episodio si dovrebbe dire no

 

Perché a una Donna (vittima di violenza e che decide di denunciare il suo carnefice) devono esserle sottratti i figli che vengono, poi, chiusi in comunità o in una casa famiglia?

Avv. Cafiero Una Donna che denunzia il partner per violenza viene collocata per protezione in una struttura a indirizzo riservato. Solo nel caso in cui la genitrice decida di rifiutare tale collocamento, i figli (sempre per una questione di protezione e qualora dovesse esserci pericolo per loro, dunque il grave pregiudizio) verranno collocati da soli in una comunità per minori. Sempre per la loro protezione e nel loro esclusivo e superiore interesse

 

Avv. Miccoli Questo è un concetto probabilmente travisato, potrei affermare che, statistiche alla mano, è sicuramente vero il contrario’

 

Avv. Antelmi In realtà consideri che l’impianto normativo attuale è volto alla tutela della Donna vittima di violenza, così come pure della prole prevedendo la collocazione in case protette per mamme e minori, oltre ovviamente a strumenti di allontanamento del “carnefice” proprio per evitare di allontanare i minori dalla mamma già vittima di violenza

 

Secondo lei, qual è il momento in cui una Donna raggiunge il limite della sopportazione?

Avv. Cafiero Non c’è un momento comune per tutte le Donne, il limite di sopportazione è soggettivo e, a volte, non c’è. Sicuramente uno dei fattori determinanti è il senso di protezione verso i figli, quando temono che anch’essi possano essere vittime di violenza da parte del genitore violento

 

Avv. Miccoli Questo è assolutamente soggettivo, ci sono state Donne che hanno subito tutta la vita e altre che si sono immediatamente allontanate’

 

Avv. Antelmi A mio avviso, quando capisce che non vi sono modi di “salvare” il proprio carnefice o quando comprende che la violenza da ella patita potrebbe attingere i figli

 

È sempre necessario o doveroso avvalersi dell’aiuto di un legale? Quali sono le modalità che permettono di contrastare questa problematica?

Avv. Cafiero ‘Direi che è necessario, perché un avvocato sarà in grado di spiegare e indirizzare la Donna a percorrere le opportune vie’

 

Avv. Miccoli Esistono modalità anche stragiudiziali per la composizione della lite. Per esempio, sono nati tanti centri di ascolto per le coppie in crisi. Si cerca la possibilità di ricostruire’

 

Avv. Antelmi Lo Stato pone a disposizione delle Donne tutto un sistema di professionisti e associazioni di tutela di grande professionalità e spessore umano che aiutano costantemente la Donna a uscire dal tunnel della violenza. Ma è anche vero che, a un certo punto, è necessario munirsi di un sostegno legale sia in ambito penale che civile quando la vicenda passa all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria

 

Attualmente, che valenza ha l’amore e cos’è l’amore?

Avv. Cafiero E’ una domanda molto difficile e complessa. Dell’amore, ormai, si ha unidea molto confusa e fuorviante. In specie le nuove generazioni. Durante gli incontri nelle scuole le ragazze parlano di amore confondendolo con il possesso, con il controllo, con la privazione della libertà personale. Una giovane Donna di 16 anni riferiva che apprezzava il controllo del fidanzato perché significava che l’amava: Mi controlla il cellulare perché mi ama; Mi vieta di uscire con le amiche, perché mi ama; Non vuole che indossi magliette aderenti, gonne corte, perché mi ama’. Non ti ama. Ti controlla, ti possiede. È necessario incrementare l’educazione sentimentale nelle scuole, affinché le nuove generazioni scoprano nuovamente il vero significato di amare: Rispettarsi reciprocamente, Rispettare la libertà dell’altro/a. Imparino il significato di un termine importantissimo e ad oggi sconosciuto: Il Consenso

 

Avv. Miccoli Amore significa saper condividere, rendere partecipe il proprio partner anche delle cose più semplici’

 

Avv. Antelmi L’amore regola tutta la nostra vita, la famiglia e le relazioni sociali e mai come in questo momento (ce lo insegna anche il Pontefice) solo con l’amore si potrà porre un freno a questa violenza sulle Donne e su tutti i soggetti che patiscono queste condotte

 

Se dovesse descrivere l’immagine della Donna, in che modo lo farebbe?

Avv. Cafiero Mi piace paragonare la Donna alla Fenice, la creatura che rinasce con grande coraggio, maestosa e forte, dalle ceneri della distruzione. Le Donne non sono più il sesso debole, adesso sono sempre più forti e determinate a prendere in mano la loro vita e decidere di loro stesse. Ecco, anche questo è causa di violenza. L’uomo non ha ancora accettato il fatto che il ruolo della Donna sia cambiato, in quanto non è più solo la regina del focolare domestico, non ha più solo un ruolo accudente ma centrale nella loro vita e nella nostra società

 

Avv. Miccoli Io ho ancora un’idea molto romantica della Donna, ritengo sia l’emblema della dolcezza e rappresenta il concetto di maternità. Al tempo stesso, la Donna solitamente ha una sensibilità diversa rispetto a quella maschile’

 

Avv. Antelmi Credo che l’immagine più calzante sia quella di una colonna, ossia il cardine su cui poggia la coppia, la famiglia, i figli e la nostra società

 

‘Gli uomini ignoreranno sempre la loro vera natura finché non lasceranno le Donne libere di realizzare la propria personalità’ Indira Gandhi.