Trattare i punti luce del viso – dr.ssa Cristiana Duranti
Vademecum di bellezza per salutare l’estate e accogliere la luce invernale
L'estate è lontana e la pelle ha bisogno di un boost per tornare tonica e giovane dopo l'esposizione al sole. Ma quali sono i trattamenti migliori per la pelle? Quali sono le caratteristiche per apparire giovani e quali trattamenti - anche non invasivi – offre la medicina estetica? Ne abbiamo parlato con la dottoressa Cristiana Duranti, medico estetico che da anni effettua trattamenti d'avanguardia, partendo dai famosi punti luce, dei quali si sente parlare sempre più spesso negli ultimi tempi.
Cosa sono e quali sono i punti luce.
Sono delle zone del viso che, a seguito di dimagrimento e avanzare dell'età, si riducono di spessore creando dei veri e propri cedimenti sul viso. I punti luce a cui mi riferisco sono la regione frontale o pomello della gioventù, la valle delle lacrime (occhiaie), gli angoli del naso, le rughe della marionetta e l'angolo mandibolare. Sono zone che individualmente cedono e danno l'idea di un viso invecchiato.
Quali sono le caratteristiche che un volto dovrebbe avere per sembrare sempre giovane?
Oltre al discorso di avere una pelle luminosa e una texture liscia, cioè tonica in superficie, curando dunque la parte superficiale, occorre agire anche nel sottocute e sui muscoli. In questo modo il viso rimane più tonico.
Come si può agire sui muscoli?
Ci sono delle ginnastiche facciali che vanno molto di moda e che possono aiutare. Ma trattare solo il muscolo, se il sopra è ormai deteriorato, è inutile. Quindi vanno stimolati tutti gli strati della pelle.
Quali trattamenti consiglia?
Le biostimolazioni con acido ialuronico legato con aminoacidi, che nutrono lo strato muscolare del viso fanno da ottimo "alimento" per il derma. Oltre alle buone abitudini alimentari, anche mantenere idratata la pelle con acido ialuronico idratante può sicuramente agire. Bene anche la tossina botulinica per la fronte e altre zone, che agisce in prevenzione perché permette alle rughe dinamiche di diventare delle rughe statiche (anche quando non si hanno espressioni). Il botulino è utile anche per le giovani donne che hanno preso tanto sole perché rilassa superficialmente.
Da che fascia di età si può pensare di sottoporsi a dei trattamenti estetici?
Diciamo in prevenzione dai 30 anni in poi. Ma ci sono anche delle persone, la cui genetica non ha donato una buona pelle, che devono iniziare anche prima, soprattutto se continuano a prendere il sole.
Che rapporto ha con le mode della medicina estetica: tipo Fox Eyes, sollevamento del labbro?
In realtà le mode per la medicina estetica sono come le mode per i vestiti. Vanno e vengono. Consiglio di fare dei cambiamenti limitati nel tempo perché le mode cambiano; quindi, rimanere con qualcosa che era piaciuto da giovane e poi non piace più non è consigliabile. Meglio puntare su cose temporanee che la medicina estetica è in grado di offrire.
Ci sono donne che hanno paura di sottoporsi a trattamenti di medicina estetica anche solo per pregiudizio. Lei cosa si sente di consigliare?
Suggerisco di iniziare con le radiofrequenze, la carbossiterapia e gli ultrasuoni oltre a metodiche superficiali come i nano peeling per la biorivitalizzazione. Iniziare gradualmente piuttosto che con trattamenti invasivi.
Negli ultimi anni c'è stato un boom di macchinari che vanno a lavorare sul muscolo, cosa ne pensa?
I macchinari, che lavorano su questa tecnica delle migliaia di contrazioni al minuto, sono validi ma se a tutto ciò non viene aggiunta attività fisica attiva e corretta alimentazione lasciano il tempo che trovano.
Autunno, risveglio della pelle. Che approccio consiglia?
Rinnovamento del derma con i peeling per togliere le cellule invecchiate dal sale e dal sole estivo per dare una spinta in più alla pelle in vista dell'inverno.