Chirurgia Plastica
• Come combattere la calvizie con la chirurgia: il dr. Ciro De Sio illustra l’intervento di autotrapianto capelli
• Cosa significa autotrapianto: contrastare la caduta dei capelli o sostituire quelli già caduti?
• Perché operarsi in Italia e non prendere sottogamba l’intervento
• Autotrapianto capelli costi: a cosa si rinuncia scegliendo di operarsi all’estero
Alzi la mano chi, sentendo parlare di “calvizie”, non abbia in mente il volto di un conoscente che ne soffre. Sì perché la calvizie colpisce una grossa fetta della popolazione soprattutto maschile e non sembra avere rimedi diversi dalla strada della chirurgia estetica e della medicina rigenerativa. Ne abbiamo parlato con il dr. Ciro De Sio che da molti anni esegue interventi di autotrapianto capelli a Roma ed è esperto nelle tecniche più innovative di medicina rigenerativa associata alla cura della calvizie.
Dottore, perché è corretto parlare di “autotrapianto” e non semplicemente di trapianto capelli?
«La parola autotrapianto è la più corretta perché, di fatto, indica che in questo intervento di chirurgia della calvizie paziente e donatore sono la stessa persona. I capelli vengono prelevati da un’area e trapiantati in un’altra».
E se il paziente fosse totalmente calvo?
«Be’, la condizione necessaria all’intervento è proprio che il paziente abbia dei capelli. In genere si prelevano dalla nuca (zona occipitale) per essere trapiantati nell’area frontale. I capelli della zona occipitale hanno un destino genetico diverso da quelli frontali, tanto che vengono definiti “capelli di lunga vita” perché non subiscono le stesse modifiche a cui sarebbero soggetti quelli della regione frontale. In parole povere, una volta trapiantati non cadono e il risultato è definitivo. È importante specificare che il trapianto non blocca la caduta dei capelli ma serve a rimpiazzare quelli già caduti».
Si fa in sala operatoria?
«Come tutti gli interventi chirurgici non va banalizzato ed è importante che si esegua in un ambiente adeguato. Questo richiede un’organizzazione importante con un’equipe di professionisti oltre alle competenze del chirurgo».
Qual è la durata di un intervento di autotrapianto capelli?
«È un intervento molto lungo, eseguito da una equipe nutrita, ed in media dura 6-7 ore».
E dopo quanto tempo si vedono i risultati?
«I capelli vengono prelevati corti e, una volta trapiantati, devono attecchire e poi crescere. Io dico sempre che per vedere un risultato reale e soddisfacente bisogna attendere 5-6 mesi. Se ben eseguito infatti è un intervento che non si nota, nel senso che il paziente vedrà crescere gradualmente i suoi capelli nell’arco dei mesi successivi evitando tranquillamente di dire a chiunque lo conosca che ha fatto l’intervento. Sul trapianto dei capelli c’è molto “romanzo”, non ci si ritrova con una capigliatura folta da un giorno all’altro ma si coprono zone glabre che via via si rinfoltiscono».
Possiamo parlare dei costi? Se la maggior parte dei pazienti interessati all’autotrapianto capelli va verso la Turchia o altri paesi per una convenienza economica, mi può dire quanto costa e perché conviene operarsi in Italia?
«È evidente che abbassando i costi anche la qualità viene meno. L’autotrapianto capelli a Istanbul, ad esempio, costa intorno ai 2000 euro mentre in Italia parte da 4000. Quello che si paga è la sicurezza di essere in mani professionali in un ambiente che soddisfa ogni parametro di sicurezza che riguarda personale, strumentazione, igiene e non ultima la tutela legale del paziente».