Filler Radiesse: l'intervista alla dr.ssa Francesca De Razza - Infoestetica Magazine

Radiesse: conosciamo il filler a base di microsfere di calcio con la dr. ssa Francesca De Razza

Radiesse: conosciamo il filler a base di microsfere di calcio con la dr. ssa Francesca De Razza

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Siamo abituati a sentir parlare di filler a base di acido ialuronico, ma spesso non è l'alternativa giusta rispetto all'inestetismo da trattare. Radiesse, con la sua innovativa composizione, rappresenta la soluzione per pelli giovani e mature; un vero e proprio percorso benefico duraturo e dai risultati sorprendenti. 
A parlarcene è la dott.ssa Francesca De Razza, medico e chirurgo estetico che opera a Roma, e non solo,  che ha voluto spiegare al pubblico di Infoestetica tutti i pro di questo filler a base di microsfere di calcio. 
1)Dott.ssa De Razza quali sono le differenze principali tra il filler Radiesse e le altre tipologie di filler?
- La prima grande differenza da cui consegue poi tutto il resto è che il Radiesse è costituito dal 30% di microsfere di idrossiapatite di calcio (CaHA) sintetiche e dal 70% di una soluzione di gel carrier a base di acqua, glicerina e carbossimetilcellulosa, mentre tutti gli altri filler sono costituiti da acido ialuronico.
2) Quali sono le sue caratteristiche e di che composizione di tratta? 
- Grazie alla sua diversa composizione il Radiesse, a differenza di tutti i filler a base di acido ialuronico, non è igroscopico, ovvero non richiama acqua, e quindi non crea effetti di gonfiore nei giorni successivi come a volte, invece, può succedere con i filler. In altre parole il risultato è quello che la paziente vede quando esce dallo studio, anzi anche meglio perché nei giorni successivi il Radiesse dà un forte stimolo alla produzione di collagene endogeno.
3) In quali situazioni viene maggiormente utilizzato e quando risulta più performante?
- Le sue caratteristiche lo rendono particolarmente indicato per la ridefinizione del contorno mandibolare oltre che per la restituzione dei volumi della regione zigomatico malare, della regione temporale e del mento.
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4) Può farci un esempio di un caso particolare nel quale ha scelto di utilizzare il filler Radiesse?
- Il Radiesse oltre ad avere un’azione riempitiva come abbiamo appena detto, ha un’azione fondamentale che lo discosta da tutti gli altri filler a base di acido ialuronico. Con una diversa diluizione ha una potentissima azione biostimolante il collagene endogeno del paziente con un effetto lifting davvero meraviglioso. È molto utile quindi per trattare donne con un’età avanzata che vogliano migliorare sia il viso che il collo, il decolletè e le mani con una durata superiore a qualsiasi altra biostimolazione a base di acido ialuronico.
5) Dott.ssa De Razza quanto dura all'incirca l'effetto di questo filler?
- La durata è superiore a quella degli altri filler a base di acido ialuronico perché la componente acquosa riempie la ruga, il gel inizia a dissolversi e le particelle di calcio stimolano la produzione di collagene in 2-3 mesi. Il gel, poi, si dissolve e si forma nuovo collagene durante il 3°/ 4° mese . Le particelle di calcio iniziano a degradarsi e sono metabolizzate dall’organismo tra 9°e il 12° mese.
6. Lo consiglierebbe solo a pelli mature o, a suo avviso, può essere utilizzato anche su pelli più giovani? E perchè?
- Sicuramente per l’effetto biostimolante lo consiglio a pelli più mature, mentre per quanto riguarda la sua azione riempitiva può essere utilizzata anche su pelli giovani in sostituzione di un filler di acido ialuronico regalando comunque una stimolazione di collagene endogeno e una durata superiore.