Quando l’estetica è confronto e pura arte fotografica - Infoestetica Magazine

Quando l’estetica è confronto e pura arte fotografica

Quando l’estetica è confronto e pura arte fotografica

IN BREVE:

  • L’estetica tra passato e presente
  • La sfilata Medievale
  • I canoni estetici del passato e del presente
  • La mutazione della figura (estetica) della donna nella storia

 

Estetica arte foto 2
La rievocazione del passato è sempre simbolo di fascino e conoscenza, ancor di più se tale rievocazione è sinonimo di bellezza ed estetica che pone l’accento sulla ricerca del modo di apparire nel passato in confronto al periodo coevo.

Eleganza, finezza, gusto, signorilità e stile sono, di certo, elementi imprescindibili che illustrano una persona non solo dal punto di vista estetica, bensì anche introspettivo ed emotivo. Sguardo fiero, posa impeccabile, abito rifinito ed eleganza nei gesti e nei movimenti, fattori che vengono messi in risalto nella sfilata svoltasi all’interno di una location altrettanto suggestiva come quella del Castello De Falconibus che ha messo in risalto i canoni di bellezza d’un tempo, ormai, perduto.

L’evento relativo alla Sfilata Medievale

Una cornice unica e ineguagliabile ove l’incanto storico dell’imponente struttura architettonica corredata da un gioco cromatico di luci in festa abbracciava uno degli eventi più attesi e rinomati dell’estate: la Sfilata Medievale.

Quando storia, cultura e bellezza si incontrano appare alquanto difficoltoso poter resistere al fascino e alla tentazione di assistere a cotanto spettacolo che si concretizza dinanzi agli occhi curiosi dei viandanti, bramosi di scrutare una realtà differente da quella che ci apprestiamo a vivere nel mondo moderno. La bellezza trasversale letta rispettando una chiave di lettura alternativa, alla quale non siamo abituati, ma che ci stupisce e ci emoziona.

A far da padrona, potrebbe essere la letteratura ottocentesca ove, mediante il Romanticismo, l’estetica era sinonimo di armonia e amore. Ma anche quella del ‘300 ove, con il Dolce Stil Novo e i canti paradisiaci danteschi, l’immagine della donna godeva di estasiante illustrazione celestiale che è sapientemente e coscienziosamente riprodotta nell’evento dianzi menzionato.

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La Bellezza Medievale e la Bellezza Contemporanea

Difficile porre a confronto due situazioni e due ere totalmente differenti, non solo per una questione epocale, ma anche di cultura, di pathos, di ratio, di tradizioni e di storie che sono state cantate nei libri di storia e di letteratura con poesie od odi rievocate in una serata unica e particolare che è stata in grado di trasportare le genti non solo dalla loro quotidianità, ma anche dalla loro epoca.

Un’epoca, quella moderna, basata su dei canoni estetici che pongono al primo posto l’importanza di apparire nel migliore dei modi e, per certi versi, celando quel pudore e quella dignità che, invece, un tempo adornava l’umiltà e il decoro di una donna simbolo di divina ed eterea perfezione alla quale, il semplice volger la parola, era descritto come un momento celestiale dettato (quasi) dalla Provvidenza Divina. Ora, invece, non vi sono sfaccettature epocali, costumi tradizionali o riservatezza, ma continua ricerca di perfezione dettata anche dall’aiuto del chirurgo estetico che soddisfa le esigenze femminili a seconda delle richieste che gli pervengono.

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Viso, fisico e vestiario sono i nuovi canoni di bellezza che mascherano le emozioni dietro un filo di trucco che fa apparire la donna moderna fiera di sé, sicura e certa della sua immagine idilliaca di perfezione.

 

Tutto questo rappresenta, di certo, una sorta di antitesi tra mondi ed poche storiche che riflettono il modo di essere, vivere e pensare dei nostri avi rispetto al mondo di oggi, ove la cultura è stata sostituita dall’estetica e dove la donna celestiale sembra essere solo un vago ricordo svanito tra le righe di una poesia raccolta in un libro, ormai, ingiallito dal trascorrere del tempo. Ma, in fin dei conti, a una sola cosa non c’è fine, ovvero: alla bellezza che ci circonda, a quella che è dentro di noi e che possiamo tradurre anche esteriormente!

Infine, un ringraziamento speciale alla rievocazione storica riprodotta in modo magistrale nelle diapositive di Salvo Lupo che ha saputo cogliere la bellezza traducendola in arte!