Protesi al seno per fini estetici: In Italia scatta il divieto per le under 18
IN BREVE:
- Giovani donne in cerca di perfezione
- Italia divisa a metà dalla circolare emanata dal Ministero della Salute
- Il divieto di protesi al seno alle under 18 in Italia
- Protesi al seno, una moda nostrana?
- I motivi per cui non sussiste il divieto
- Rischi e sanzioni
- Informazioni utili
Una storia estetica tutta italiana che pone al centro di tutto le giovani donne in cerca della perfezione, quella stessa perfezione che, ideologicamente, dovrebbe essere sinonimo di Bellezza e classicismo e che, in realtà, è la concreta dimostrazione di una sorta di ‘abuso dei ritocchini’ da parte delle ragazze non ancora maggiorenni.
Una decisione che vede una vasta platea favorevole a questo tipo di concept; mentre l’altra è totalmente in disaccordo in quanto dovrà attendere i tempi derivanti da una questione anagrafica per potersi mostrare, vedersi e, soprattutto, piacersi come ha sempre immaginato ricorrendo agli aiuti estetici.
Nello specifico, facciamo riferimento al divieto scattato in Italia per l’inserimento delle protesi al seno per soli fini estetici nelle giovani donne under 18. Un vero e proprio allarme inviato persino dagli stessi medici che hanno voluto lanciare un appello rivolto, in particolar modo, ai genitori (o coloro che ne fanno le veci) delle neo-maggiorenni. Una circostanza che nasce dal desiderio di chiedere a coloro che le hanno messe al mondo, il fatidico ‘regalo di compleanno’, oggi come oggi, divenuto una moda che, purtroppo, non è assolutamente esente da rischi. Una tendenza che, com’è stato deciso, deve essere necessariamente fermata al fine di tutelare non solo il corpo (ancora in fase di crescita e sviluppo) delle ragazze, ma, al contempo, anche la psiche, l’ideologia e i valori di un mondo che, troppo spesso, predilige l’alterazione dell’essenza e della Bellezza naturale ricorrendo, proprio, ai chirurghi o medici estetici.
Protesi per fini estetici in ragazze under 18, permane il divieto tranne per questi motivi
La notizia è stata diffusa tramite una circolare emanata dal Ministero della Salute che ha deciso di far permanere il divieto di impiantare protesi al seno a fini estetici sulle minorenni. Una sorta di riconferma dei limiti già precedentemente imposti dalla Legge 86 del 2012. La medesima, destinata agli specialisti di medicina estetica, mette in evidenza l’obbligo di inviare ai registri regionali i dati clinici e anagrafici dei pazienti.
Per quanto concerne l’aumento esponenziale degli interventi al seno, occorre rammentare che i suddetti sono consentiti, solo ed esclusivamente, su pazienti che hanno compiuto la maggiore età. Ovviamente, anche in questo caso vi sono delle eccezioni, vale a dire la presenza di gravi malformazioni congenite che devono essere necessariamente certificate da un medico del Servizio Sanitario Nazionale o da una struttura sanitaria pubblica. Inoltre, la circolare dianzi menzionata sottolinea il fatto che solo i medici chirurghi e i ginecologi sono autorizzati a eseguire gli interventi in questione per fini estetici.
Un’altra condizione medica seria che consentirebbe alle giovani donne di sottoporsi a tali interventi è l’amastia, vale a dire l’assenza congenita del seno; mentre, in altri casi l’intervento non sarebbe assolutamente permesso né giustificato.
La moda degli interventi ‘prematuri’, i rischi e le sanzioni
La circolare del Ministero della Salute è stata ben accolta persino da Emanuele Bartoletti, ovvero il presidente della Società Italiana di Medicina Estetica (SIME), il quale ha colto l’occasione per lanciare un appello ai genitori riferendo e consigliando loro di non regalare interventi che prevedono l’aumento del seno alle proprie figlie in occasione del loro diciottesimo compleanno. Inoltre. Lo stesso presidente ha evidenziato il fatto di come, ormai, la chirurgia estetica sia diventata una moda del momento, in particolar modo, per le giovanissime che, come possiamo immaginare soprattutto per la loro età, non sono pronte a gestire quelle che potrebbero essere le conseguenze a lungo termine derivanti dagli interventi in questione. Difatti, ha posto i riflettori anche sui vari rischi associati a codesti interventi od operazioni fatti su soggetti decisamente molto giovani.
Una tendenza (o una moda) che deriva, con grande evidenza, da una sorta di pressione sociale che spinge i ragazzi e le ragazze ad apparire perfetti. Per tale motivo, i genitori dovrebbero essere, per prima cosa, molto cauti e, dunque, non acconsentire o soddisfare tali richieste solo per capricci, quindi, solo se vi fossero dei motivi validi (e certificati).
Infine, la circolare diviene un vero e proprio monito atto ad acquisire una maggiore consapevolezza sui rischi e le implicazioni derivanti dalla scelta di sottoporsi agli interventi di chirurgia estetica.
Non solo questo, in quanto, per coloro che decidessero di violare tale normativa, sarebbero previste delle severe sanzioni come: 20.000 Euro di multa e la sospensione dalla professione per tre mesi. Inoltre, anche le regioni hanno la responsabilità di vigilare sull’adempimento dell’obbligo relativo all’inserimento dei dati all’interno del registro regionale; in caso di omissione, gli operatori sanitari rischiano multe da 500 a 5.000 Euro.