Perchè pagare la prima visita
La prima visita in chirurgia estetica: più di un consulto, un vero atto di responsabilità
Le parole del prof. Andrea Garelli, chirurgo plastico
Quando si parla di medicina e chirurgia estetica, spesso si pensa solo al “prima e dopo”, al risultato finale. Eppure, secondo il prof. Andrea Garelli, uno dei momenti cruciali del percorso estetico è proprio la prima visita.
L’anamnesi: conoscere per trattare
“La prima parte – spiega Garelli – è l’anamnesi: bisogna sapere e capire chi abbiamo davanti”. Non si tratta solo di raccogliere dati clinici, ma di costruire un quadro completo del paziente, delle sue aspettative e delle sue condizioni di salute. Anche la skincare quotidiana, ad esempio, diventa un indicatore fondamentale: rivela come il paziente si prende cura di sé e influisce direttamente sulla riuscita dei trattamenti.
Risultati legati allo stile di vita
Il chirurgo plastico sottolinea che il risultato finale non dipende esclusivamente dalla tecnica o dal gesto medico, ma anche dalle abitudini del paziente. Alimentazione, esposizione al sole, fumo, routine cosmetica: sono tutti tasselli che concorrono al successo o al fallimento di un intervento. “Il paziente deve capire che è parte attiva del processo” – ribadisce Garelli.
Il nodo della dismorfofobia
Un aspetto delicatissimo che emerge sempre più spesso durante le prime visite è la dismorfofobia: la percezione distorta della propria immagine. “Molti non hanno coscienza di esserlo” – afferma il professore – e ciò richiede un approccio etico e responsabile. Il compito del medico non è solo eseguire, ma anche riconoscere quando un intervento non è indicato, proteggendo il paziente da scelte potenzialmente dannose.
Prima visita: il primo passo verso la bellezza consapevole
L’intervista al prof. Garelli restituisce una verità chiara: la prima visita non è un semplice appuntamento preliminare, ma un momento di diagnosi, ascolto e responsabilità. È il luogo in cui medico e paziente costruiscono insieme un percorso estetico realistico, sicuro e personalizzato.
In un settore dove la fretta e il marketing rischiano di prendere il sopravvento, la prima visita rimane il vero spartiacque tra medicina estetica e semplice consumo estetico.