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Paleodieta. Come funziona la dieta che ci riporta alle origini…dell’umanità

Paleodieta. Come funziona la dieta che ci riporta alle origini…dell’umanità

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IN BREVE

  • Paleodieta. Come funziona e chi può farla
  • Paleodieta. Ricette che partono da alimenti semplici
  • Paleodieta per guarire da alcune patologie
  • Un regime alimentare sbilanciato da seguire per poco tempo

Dieta, dieta e ancora dieta. Pare che ogni stagione abbia le sue mode anche in fatto di alimentazione. È questo il motivo per cui, appena usciti da un lungo periodo di pubblicità chetogenica, ci troviamo nel vortice di una nuova ossessione: la paleodieta o dieta paleo.

Come tutte le diete famose, anche la paleodieta ha spopolato negli Stati Uniti prima di diffondersi da questa parte dell’oceano. “È un regime alimentare che si ispira ai nostri antenati” ha spiegato la dr.ssa Anna Rana, biologa nutrizionista, e prevede il consumo di “cibo semplice: bacche, frutta, vegetali, carne, pesce pescato. L’assenza quasi totale di cereali, farine raffinate, dolci”. 

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La dieta paleo: libere quantità perché non si contano le calorie

Le critiche alla paleodieta non mancano, soprattutto perché si distacca molto dalla dieta mediterranea, considerata la più sana. C’è da dire, però, che – come per la chetogenica – si tratta di un protocollo nutrizionale circoscritto a periodi di tempo piuttosto brevi. Quindi non è uno stile di vita ma un protocollo nutrizionale limitato nel tempo.

Impiegata molto come cura in determinate patologie, rispetto ad altre diete ha un vantaggio: non c’è limite alle calorie che si possono assumere. È una dieta senza bilancia, si mangia a sazietà. Ma la dr.ssa Rana avverte: “questo può avere senso o no a seconda del paziente. Tutto deve essere contestualizzato”.

“Per la comunità scientifica la criticità della dieta sta nel fatto che, eliminando quasi del tutto i carboidrati, si tende ad esagerare nell’apporto proteico. Quindi si associa la dieta paleo ad una dieta iperproteica, sconsigliata ai pazienti con patologie renali o epatiche”. In realtà il rapporto tra proteine e vegetali, nella paleodieta, è di 1:3, quindi per ogni porzione di carne o pesce consumata, sono previste tre porzioni di frutta/verdura.

Insomma, nonostante i media e il web siano orientati verso uno scenario futuristico in cui le persone vivono una seconda vita nei panni di un avatar progettato a tavolino, alcune mode ci riportano all’antichità. Il benessere si può ottenere attraverso mille strade e una di queste contempla un regime alimentare che, piuttosto che proiettarci in un futuro fatto di magiche pillole sazianti al sapore di torta al cioccolato, ci chiede di recuperare abitudini alimentari legate alla caccia, alla pesca e alla raccolta di erbe selvatiche.