Chirurgia Plastica

Autotrapianto capelli Roma – Prof. Marco Toscani

In Breve


• Autotrapianto capelli Roma – il prof. Marco Toscani rivela i segreti per vincere la calvizie
• Trapianto capelli con tecnica STRIP che cos’è
• Trapianto capelli con tecnica FUE che cos’è
• L’intervento di autotrapianto capelli non è doloroso
• I capelli ricrescono dopo appena tre mesi

Prof. Marco Toscani

Dottore lei ha una cattedra in Chirurgia della Cavizie?

Si fa presto a dire autotrapianto, ma quante sono le tecniche che vengono utilizzate? Ne abbiamo parlato con il prof. Marco Toscani che ci illustra quali sono le procedure più conosciute per arrestare la calvizie ed ottenere finalmente una capigliatura folta e sana.

«Insegno Chirurgia della Calvizie all’Università La Sapienza di Roma».

Autotrapianto Capelli, quali sono le tecniche più efficaci ed attuali?
«Due tecniche di prelievo: la STRIP che prevede l’asportazione di una losanga di cuoio capelluto dalla regione posteriore della testa che contiene un certo numero di bulbi piliferi La striscia viene frazionata al microscopio da personale specializzato per recuperare i bulbi sani. Questi poi vengono reinseriti nelle microincisioni fatte nella zona ricevente, ovvero quella in cui sono caduti i capelli. Le unità follicolari vengono innestate in forma singola, quindi un solo capelli per innesto, nella prima fila per dare naturalezza, mentre nelle altre file vengono innestati due/tre capelli per volta per dare densità alla chioma. Questa è la tecnica tradizionale dell’autotrapianto di capelli.
La tecnica FUE, più recente, prevede il prelievo di unità follicolari singole dalla zona posteriore e laterale della testa, quindi non prevede una cicatrice lineare né dei punti di sutura bensì tante piccole cicatrici puntiformi di 1 mm o 0.8 mm».

Dopo il trapianto capelli rimangono delle cicatrici?

«L’area di prelievo per la tecnica STRIP viene suturata con un filo sottilissimo, i due margini avvicinati per scorrimento e resta una cicatrice sottile di circa 1 o 2 mm di spessore. Si camuffa facilmente con la lunghezza dei capelli e comunque ci sono tecniche che permettono la ricrescita dei capelli nella cicatrice».

Ci sono altre differenze tra le tecniche?

«L’asportazione è diversa ma il reinnesto uguale. Il capello trapiantato cresce dopo 3 mesi, dopo 20 giorni cadono le crosticine, poi per 2 mesi non si vede nulla, dal terzo mese crescono i capelli, 1 cm al mese garantito».

L’intervento di autotrapianto capelli è doloroso?

«Non è doloroso, noi abbiamo un anestesista presente in tutte le fasi dell’intervento, che dura dalle 6 alle 8 ore. L’unico fastidio che si può sentire sono le punturine dell’anestesia e dopodiché nessun dolore, neanche nel post intervento».

Si può evitare la perdita di capelli?

«Si può ritardare più possibile l’assottigliamento e la caduta dei capelli o fermare la calvizie. Ci sono molti farmaci da assumere sia per via sistemica che in forma di lozione. Il trapianto di capelli non è un punto di arrivo ma una tappa del percorso. Il paziente va seguito prima, durante e dopo. Il trapianto non arresta la calvizie perché questa è un processo che ha uno sviluppo progressivo. Per problemi ormonali di testosterone alcune persone geneticamente predisposte perdono i capelli. Prima si deve fare in modo che il paziente non perda i capelli, dopodiché si ricorre al trapianto che è un intervento chirurgico, poi bisogna continuare a seguire il paziente per evitare che cadano i capelli propri, quelli non coinvolti da trapianto».


Articolo di Teresa Peccerillo