Moda nel Metaverso. Come sta cambiando il mondo della moda con la realtà virtuale

Moda nel Metaverso. Come sta cambiando il mondo della moda con la realtà virtuale

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Il futuro di Internet si chiama Metaverso, un insieme di spazi virtuali tridimensionali interconnessi con quelli reali e popolati da avatar. Il concetto è chiaro, la concretizzazione invece necessita ancora di tempo. Ma gli esempi passati - vedi Second Life - sono la premessa di quello che ci aspetta nell'immediato futuro: universi paralleli dove potremo vivere virtualmente, assistendo a un concerto, cenando in compagnia, provando e acquistando gioielli e vestiti in boutique virtuali.

 

Un nuovo tipo di realtà - definita immersiva - che potrà essere abitata come un mondo reale con tutto ciò che ne deriva. Arredamento, vestiti, cibo: tutto ciò che è reale diventerà virtuale spalancando le porte a un nuovo modello di business, dove marchi e brand sono pronti a buttarsi a capofitto. A breve non sarà così strano, dunque, aprire il proprio armadio virtuale e scegliere un vestito dal guardaroba digitale magari di qualche stilista famoso per chiacchierare su Zoom o fare una call di lavoro. Ma siamo davvero pronti a fare shopping digitale? E quanto siamo disposti a pagare per vestiti e gioielli virtuali?

 

Sfilate nel Metaverso

 

Se la risposta è "non lo so", sappiate che l'industria della moda virtuale (o digital fashion) è già pronta e ha già registrato vendite per decine di milioni di euro. Marchi come Gucci, Balenciaga e Louis Vuitton sono già approdati nella realtà virtuale, passando attraverso i videogiochi. Valentino e Marc Jacobs sono entrati in Animal crossing: new horizons, il videogame di Nintendo, realizzando trasposizioni digitali delle loro collezioni di abbigliamento, mettendole a disposizione di milioni di fan a costi accessibili. E la community non si è fatta pregare con vendite, che hanno superato ogni aspettativa. Balenciaga è sbarcato invece nel videogioco Fortnite, dove gli utenti possono acquistare sneakers, tute, occhiali e zaini griffati dallo shop virtuale e farli indossare ai propri avatar in diverse modalità di gioco.

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In quest'ottica sono sempre di più le aziende e i marchi di moda, che stanno puntando su questo nuovo modello di economia virtuale. Tanto che negli scorsi giorni si è tenuta la prima Metaverse Fashion Week, la Settimana della moda virtuale, sulla piattaforma Decentraland, una realtà parallela dove si possono acquistare case e vivere vite virtuali. In passerella sono saliti brand come Hogan, Mango, Philippe Plein ed Etro. Tutti con collezioni fluide e inclusive nel segno di un mondo virtuale aperto a tutto e a tutti. Le vendite? Un successo grazie ai pop-up store, che hanno consentito al pubblico connesso di acquistare pezzi delle "avacollection", garantendo al cliente una virtual experience unica e futuristica.

 

Per chi ha difficoltà a staccarsi dalla realtà, ma vuole avvicinarsi al virtuale un passo alla volta, ci sono i camerini virtuali. Alcuni siti di abbigliamento offrono infatti la possibilità di creare un avatar al quale fare provare i capi prima di acquistarli e farseli spedire a casa. Questo consente di ridurre drasticamente i resi ma non solo. L'evoluzione del classico shopping online risulta anche una scelta green grazie all'abbattimento di costi di spostamento e consumi.