Manila Nazzaro, la “Capa Tosta” che conquista ogni traguardo
In breve
- Manila Nazzaro si racconta a Giancarlo Loiacono
- Miss Italia ’99 è famosa per essere una “capa tosta” che combatte per ottenere ciò che desidera, soprattutto quando si tratta degli ideali
- La sua carriera è costellata di successi ma anche di molti momenti difficili. A chi le pone domande sul suo passato risponde sempre con il sorriso, senza rimpianti e fiera di ciò che è diventata
- Della sua bellezza parla con disinvoltura, non nasconde la sua attenzione alla chirurgia e medicina estetica ma precisa che la vera bellezza sta nella testa
Manila Nazzaro: La mia vera bellezza? La testa
Bella, di una bellezza travolgente perché fatta di anima, forza e determinazione. Stiamo parlando di Manila Nazzaro, la conduttrice dal sorriso aperto e lo sguardo luminoso che Alberto Sordi definì “Capa Tosta”. L’abbiamo intervistata alle porte dell’evento Infoestetica Day II in cui accompagnerà Giancarlo Loiacono alla conduzione.
Noi ti conosciamo come una donna forte che non teme di esprimere la propria opinione e lo fa sempre con grande eleganza. È sempre stato così? Com’eri all’inizio della tua carriera?
“Sempre stata così, Alberto Sordi (che la incoronò Miss Italia, ndr) mi definì “capa tosta” perché non mollo l’osso, soprattutto per affermare i miei principi di onestà, giustizia e rispetto. Il mio messaggio è sempre stato schietto e vero sin dall’inizio, sono famosa per questo. Quando vinsi Miss Italia, mi impegnai subito per togliere l’obbligo di partecipare a tutti gli eventi pubblici vestita con body, scettro e corona. Il mio concetto di donna vincitrice di un concorso di bellezza è in egual modo quello di donna parlante e pensante. Non trovavo giusto raccontare un’immagine riduttiva di bellezza. Solo perché ho le gambe lunghe non posso limitarmi a mostrare quelle, ogni donna è molto altro e deve potersi mostrare in ogni suo aspetto”.
Rispetto a ciò che sognavi da adolescente, la tua vita oggi è come te l’aspettavi?
“L’immagine migliore di me, per come la sognavo, è cambiata. Mi vedevo in corsia col camice bianco infatti ho studiato medicina. Da piccola sognavo in grande ma chiudendo gli occhi mi vedevo in ospedale a fare il medico. Con Miss Italia è passato il treno della vita. Facevo le sfilate di nascosto dai miei genitori e sebbene oggi alcuni mi dicano “ma chi te l’ha fatta fare” io so di aver preso la strada giusta. La cosa migliore è cogliere le opportunità che la vita ti presenta, io vivo il cambiamento con entusiasmo e forse per questo ho cambiato tante volte. Forse ho rinunciato alla stabilità, ma il mio percorso mi ha arricchita molto”.
Anche da medico, essendo una capa tosta, saresti emersa lo stesso. Quindi se tornassi indietro cambieresti qualcosa o rifaresti tutto?
“Farei tutto così com’è. Quella che sono oggi è frutto di quello che è stato. Mi piaccio per come sono oggi e non tornerei indietro”.
Come vivi la tua bellezza?
“Vivo la mia bellezza con grande serenità anche perché penso che la mia più grande bellezza sia nella testa. Ora che non ho più il corpo e il viso di quando vinsi Miss Italia, mi vedo più bella perché la testa ti cambia l’ottica in tutto. Fino ad un certo punto della mia vita, da adolescente, mi vedevo piena di difetti perché ero diversa dalle mie amiche, molto più alta e con labbra particolarmente carnose. Poi ho capito che potevo valorizzare il mio corpo così com’era. Quando ho vinto il concorso quasi non ci credevo. Io non mi vedevo bella, solo dopo ho capito di aver vinto per le mie parole, i giudici ci invitavano a parlare molto… diciamo che li ho convinti! (ride)
Adesso, quando mi guardo al mattino, con le occhiaie, mi piaccio molto più di quanto mi piacessi all’epoca”.
Cosa diresti oggi alle “Te bambina” che è stata vittima di bullismo?
“Le direi che anche se sta soffrendo, un giorno tutto questo la renderà una donna forte. Sarebbe bello poterle dire di riderci sù perché le persone che la fanno soffrire sono vuote, ma quando si sta male emotivamente è più difficile vedere la soluzione. Guardare quella bambina oggi, che non era magra come le altre, aveva una benda sull’occhio per curare lo strabismo e veniva accolta da canti derisori dai compagni di scuola, mi fa tenerezza. Ma è stata proprio la sofferenza a rendermi più forte. Ai miei figli racconto quello che mi è accaduto affinché abbiano rispetto degli altri. Sono molto orgogliosa di come li sto crescendo, a loro racconto la vita vera e parliamo molto”.
Sei a favore di Chirurgia Plastica e Medicina Estetica?
“Assolutamente a favore, soprattutto quando aiutano a sentirsi bene senza stravolgere i lineamenti. Io ho rifatto il seno 20 anni fa e mi sono sottoposta ad un nuovo intervento di mastoplastica di recente. Non mi sentivo a mio agio con un seno molto piccolo e penso che la mastoplastica abbia cambiato più la testa che il corpo! Avendo 45 anni, poi, la medicina estetica è la mia migliore amica! Il tempo passa e bisogna fare quel che si può per mantenersi al meglio”.
In Francia hanno vietato agli influencer di pubblicare foto di sé troppo ritoccate per evitare che le persone seguano canoni estetici irrealistici. Cosa ne pensi?
“Sono assolutamente d’accordo. Io e le mie coetanee siamo nate in un periodo in cui eravamo tutte naturali, non c’erano i social né photoshop. Quando rivedo i miei book dell’epoca noto le piccole imperfezioni, ma sono bellissime. Quando si hanno vent’anni la personalità è in crescita, trovarsi davanti dei modelli irreali è rischioso. Credo che i genitori e gli adulti debbano stare accanto ai ragazzi per parlargli della realtà, altrimenti si corre sempre più il rischio di dare vita ad intere generazioni di insoddisfatti. La continua ricerca di qualcosa che non esiste causa infelicità”.