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Questa volta protagonista del video è la dr.ssa Paola Tarantino che più volte ha curato la rubrica di medicina estetica per questo magazine. Esperta di ringiovanimento viso, la dr.ssa Tarantino ha parlato di filler all’acido ialuronico e di quanto sia importante la naturalezza.
• Il ringiovanimento viso con trattamento filler si può ottenere grazie all’infiltrazione di acido ialuronico in diverse zone del volto
• Il filler all’acido ialuronico è un trattamento sicuro purché si rispettino alcune accortezze
• Ogni paziente deve farsi rilasciare dal medico il foglio con le caratteristiche del prodotto utilizzato per il trattamento
• Paola Tarantino è medico estetico, lavora principalmente a Milano, Napoli e Cerignola e periodicamente a Roma, Trapani e Cefalù
Caratteristiche di un buon filler. Quali sono?
«Il filler deve essere a base di acido ialuronico - ha esordito la dr.ssa Tarantino - la sicurezza si ha solo in presenza di acido ialuronico con idrossiapatite di calcio, due sostanze riassorbibili. Ad oggi sostanze non riassorbibili come silicone e metacrilati che un tempo si trovavano nelle fiale, sono state definitivamente eliminate, sebbene circolino ancora prodotti non certificati di cui alcune volte i pazienti possono cadere vittima. Per chi ha dei dubbi circa la sostanza che gli è stata iniettata consiglio di fare un’ecografia in modo dare al medico che si troverà a dover risolvere la situazione, la possibilità di intervenire in maniera opportuna».
In che modo il paziente può tutelarsi dai rischi?
«Il paziente deve farsi rilasciare il bugiardino, ovvero la “carta d’identità” del prodotto che gli è stato iniettato. Su questo deve esserci scritto che si tratta di acido ialuronico. La qualità dell’acido incide sulla durata del risultato ma non compromette la salute del paziente. La sicurezza è la cosa più importante sia per filler labbra che zigomi. Non si tratta di una “punturina”, come in molti amano definire la procedura, ma di un trattamento medico che richiede anni di preparazione e continuo aggiornamento. Può essere eseguita solo da uno specialista che abbia cognizione della struttura del volto».
Ringiovanire il viso: da dove si comincia?
«Nella prima visita si osserva il volto illuminandolo con una luce dall’alto per rilevare eventuali avvallamenti e le aree in cui migliorare il tono della cute. È difficile imbattersi in pazienti che non abbiano mai fatto trattamenti prima e spesso ci si trova a dover risolvere problemi creati da altri in precedenza. Un eccesso di filler o un trattamento che dia effetti troppo visibili, ad esempio, rischia di stravolgere i normali lineamenti del paziente. L’ideale è un risultato che non cancelli gli anni dal volto ma li valorizzi in un aspetto più riposato e luminoso, altrimenti sarebbe come indossare una maschera!».
Chi è Paola Tarantino, la Dottoressa Diva a Milano
Il suo motto è Belle con Naturalezza e nell’ambiente la chiamano “la Dottoressa Diva”, forse per la sua spontaneità davanti alla videocamera, o grazie all’impegno che ogni giorno la vede intenta ad informare pazienti e allievi sull’etica e la professionalità in Medicina Estetica. Sì perché la dr.ssa Paola Tarantino è anche un’insegnante e nelle sue interviste tiene molto a specificare quanto la formazione sia fondamentale nella sua professione. Le abbiamo rivolto alcune domande per conoscerla meglio perché, così come per un medico è importante conoscere i propri pazienti, è importante anche che ogni bravo specialista si faccia conoscere a sua volta…
“Dottoressa Diva”, è così che la chiamano nell’ambiente?
«Ma no, a me piace il mio lavoro ed amo stare a contatto con i pazienti» (ride).
Cosa le piace del suo lavoro?
«Il contatto umano. Essere un punto di riferimento per i miei pazienti ed essere affidabile».
Qual è la cosa che le dà più soddisfazione?
«Ridonare il sorriso ai pazienti. Mi riferisco soprattutto a coloro che giungono nel mio studio sfiduciati, un po’ tristi, anche per circostanze legate alla vita personale. Io cerco di instaurare un rapporto di fiducia per dar loro modo di rilassarsi, di confidarsi e sentirsi da subito a proprio agio».
Spesso si relaziona con personaggi del mondo dello spettacolo, soprattutto a Milano. Alcuni saranno anche pazienti?
«Questo non posso rivelarlo per privacy. Per me però la paziente celebre è uguale alla paziente casalinga, non ci sono differenze».
Anche lei è paziente di qualcuno?
«Devo dire che, alla soglia dei quarant’anni, mi sto chiedendo se devo fare qualcosa perché, obiettivamente, bisogna reggere la struttura per evitare che crolli, purché si faccia con naturalezza! Sto cominciando ora a ricorrere alla Medicina Estetica da paziente ma sotto la mia guida. Principalmente ho molta cura della qualità della pelle perché credo sia importantissimo per mantenere giovane il viso. Non si può pensare di iniettare un filler su un volto asfittico o macchiato. Curare la pelle è fondamentale a livello sia medico che estetico».
Lei lavora in diversi studi in tutta Italia, come fa?
«I principali si trovano a Milano, Napoli e Cerignola, la mia città d’origine. Due volte al mese sono a Roma, Trapani e Cefalù. Il mio lavoro è la mia passione e mi dà la forza di svegliarmi alle 4 per prendere un aereo una volta a settimana. Solo grazie alla passione riesco a conciliare tutto questo con la mia vita privata».