È considerata la più amata dagli italiani e chiacchierandoci si capisce subito il perché. Lorella Cuccarini parla alle persone comuni come fosse una di loro, senza atteggiarsi e mettendo a proprio agio chiunque incontri. È una mamma che ama profondamente i suoi figli e una donna di spettacolo esplosiva, appassionata del suo lavoro che mette tutta se stessa in ogni nuova avventura, per regalare al suo pubblico performance sempre impeccabili. Sa ballare, sa cantare, sa recitare. È stata una icona della tv dei mitici anni Ottanta, nata e cresciuta sotto l’ala protettiva di Pippo Baudo. In teatro e sul piccolo schermo Lorella è stata molte donne. Ha fatto sognare tutti con la sua dolcissima Sandy in Grease, ballando con quella gonna ampia e la fascia tra i capelli. E ballerina lo è stata anche in Sweet Charity dove interpretava una ragazza sfortunata che si innamora sempre degli uomini sbagliati, costretta a lavorare in un night club per mantenersi. Ma Lorella è riuscita anche ad incantare grandi e piccini con i suoi personaggi delle fiabe come la giovane Miranda, figlia dello scienziato Prospero ne Il pianeta proibito, la sensuale ma malefica Goethel nel musical Rapuzel o la sovrana dal cuore inaridito ne La regina di ghiaccio. In televisione poi non si contano i programmi di intrattenimento dove ha saputo sfoggiare tutta la sua bravura di showgirl come in Fantastico, Buona domenica, Uno di noi fino ad arrivare nel 2016 a Nemicamatissima, un vero e proprio evento televisivo che ha visto per la prima volta l’incontro/scontro con la mitica Heater Parisi. Il piccolo schermo l’ha consacrata anche come attrice amatissima di fiction a partire dalla miniserie Piazza di Spagna nel 1992 dove interpretava una semplice panettiera che voleva diventare una top model. Come lei stessa ha dichiarato, senza dubbio questa è la vita che sognava. E proprio della sua vita, fatta di successi professionali ma anche di dedizione alla famiglia, abbiamo voluto parlare con lei.
Lorella lei è un’artista a tutto tondo di quelle che raramente oggi si trovano nel mondo dello spettacolo. Perché secondo lei? È cambiato il modo di intrattenere?
“Penso proprio di sì. Io ho avuto la fortuna di lavorare in un momento molto felice per la televisione italiana, quando negli anni 80 era invidiata da tutti. Poi la globalizzazione ha investito anche i media per cui c’è arrivato tanto dall’estero e in qualche modo secondo me abbiamo perso la nostra artigianalità. Abbiamo cominciato a dare sempre meno spazio a chi sapeva fare spettacolo e questo lo dimostrano i tanti programmi che oggi mettono in risalto chi si è creato un personaggio interessante per il pubblico ma che non necessariamente ha una dote artistica. Nonostante questo cambiamento nel modo di fare televisione, ci tengo a dire che ci sono tanti ragazzi di talento che però non riescono a farsi notare sul piccolo schermo. Magari di loro ci accorgiamo andando a vedere una performance a teatro o perché hanno avuto fortuna all’estero”.
Lei spazia molto dal teatro alla televisione. Qual è il suo habitat naturale? Dove si sente più a suo agio?
“La mia grande passione è fare spettacolo e stare a contatto con il pubblico. Il problema è che non mi capita spesso di fare quello che amo in televisione, quindi certamente da questo punto di vista il teatro è andato a colmare un vuoto incredibile. Quando sono sul palcoscenico, ho la possibilità di relazionarmi direttamente con le persone e di portare in scena personaggi di spessore che altrimenti non saprei come mettere in evidenza”.
Sul piccolo schermo l’abbiamo appena vista nella fortunata fiction L’Isola di Pietro 2 al fianco di Gianni Morandi. Com’è stato tornare a lavorare con lui?
“Era molto tempo che non collaboravamo insieme. L’ultima volta è stato nel 2002 nel programma Uno di noi, quindi molto tempo fa. Ma è stato bellissimo ritrovarsi, anche se faticoso perché abbiamo entrambi ricoperto dei ruoli che non erano propriamente i nostri. Uno di noi era un programma di intrattenimento, un habitat molto familiare, dove eravamo noi stessi, mentre qui abbiamo dovuto interpretare due personaggi molto impegnativi. Nel mio caso ho dovuto vestire i panni di una donna, Isabella, molto provata, che non ha avuto sconti dalla vita, dedita esclusivamente a suo figlio che però le dà tanti pensieri. È stato sicuramente un ruolo diverso da quelli che ho interpretato in passato”.
La sua ultima fiction è stata Lo zio d’America con Christian De Sica nel 2006. Come è stato tornare su un set dopo ben 12 anni?
“Sono stata felice di affrontare questa nuova avventura dopo un anno intenso di teatro e di portare sul piccolo schermo un bagaglio importante che ho acquisito grazie alla mia ultima esperienza sul palcoscenico con la commedia Non mi hai più detto ti amo. Per me è stata una vera scuola, una scommessa vinta che mi ha permesso di restituire verità e credibilità ad un personaggio senza l’ausilio del ballo, del canto a cui sono abituata con il musical, perché si tratta di una performance interamente in prosa, una novità assoluta per me. Questa maturità nell’affrontare un ruolo solo attraverso la recitazione, non mettendo in campo le mie doti da intrattenitrici che tutti conoscono, me la sono portata dietro anche nell’Isola di Pietro, facendo dimenticare me stessa e facendo vivere invece Isabella”.
Nella fiction è stata appunto una mamma, un ruolo che le è molto familiare. Le piacerebbe un altro figlio o pensa già ad un nipotino?
“Spero di diventare nonna e mantenere la stessa energia che ho adesso per potermi godere appieno i nipoti. Amo profondamente i bambini e l’idea che i miei figli possano realizzarsi come genitori, non solo come professionisti. Nella mia vita la famiglia è stata un punto fermo che mi ha appagato profondamente come donna e mi piacerebbe che lo stesso fosse anche per loro. Tante nonne mi hanno raccontato la bellezza di questa nuova genitorialità, più matura ma anche meno responsabile e mi auguro vivamente di poter vivere anche io molto presto questa meravigliosa esperienza”.
Passano gli anni ma lei mantiene intatta quella bellezza e quella grinta come se il passare del tempo non la scalfisse in nessun modo. Mi vuole raccontare qual è il suo segreto?
“Ho mantenuto intatto l’amore per il mio mestiere che ho scelto quando ero ancora una bambina e che per me è il più bello del mondo. Sono stata molto fortunata perché riuscire a trasformare in un lavoro la propria passione credo che sia veramente il regalo più bello che la vita possa farti. Quindi ogni volta che comincio una nuova avventura professionale la affronto come se fosse la prima volta, mettendo tutta me stessa e non dando mai nulla per scontato. E poi ho sempre avuto un amore totale per la vita che mi ha permesso di accogliere con entusiasmo anche le piccole cose. Per quanto riguarda il mio aspetto c’è da dire che io sono sempre stata in movimento, prima con la danza classica, poi con quella moderna ed infine con il lavoro ed ho sempre condotto uno stile di vita molto sano fin da quando ero piccola. Anche i figli per me sono un motore incredibile e mi danno molta energia anche quando penso di non averne”.
Lei ha una pelle bellissima ma molto chiara. Come la protegge e la cura?
“Devo confessare che negli ultimi vent’anni non sono stata tanto amica del sole nel senso che mi piace molto il mare ma sto sempre attenta ad espormi. Mi abbronzo poco ed uso creme protettive molto alte, a schermo quasi totale. Credo che queste mie accortezze nel tempo abbiano fatto la differenza. Poi adotto delle regole semplici ma quotidiane. Per esempio mi strucco con cura senza lasciare residui, uso una crema molto nutriente e un buon contorno occhi. Sono regole che ho cominciato a seguire per via del mio lavoro e che sono diventate un’abitudine anche nel mio privato. Oltre a questo credo che molto faccia anche la genetica. Ricordo il viso di mia nonna prima di morire. Nonostante avesse superato gli ottant’anni aveva una pelle pazzesca, che faceva invidia a chiunque”.
Si piace di più adesso o quando aveva vent’anni?
“Devo dire che mi trovo molto più bella adesso. Da ragazza ero molto insicura e non facevo altro che criticarmi. Una volta ho letto una lettera di Audrey Hepburn sul suo modo di vivere la bellezza che io ho fatto mia perché rispecchia appieno il mio pensiero. Oggi riesco a vedere una bellezza che non è quella esteriore, a cui tutti aspirano ricorrendo a volte ad interventi chirurgici drastici, ma è quella più profonda, frutto di tutte le cose belle che una persona ha fatto per gli altri nel corso degli anni, del proprio impegno nel mondo per essere utile al prossimo”.
In una intervista lei ha dichiarato di voler invecchiare con grazia. Può spiegarmi meglio?
“Credo che sia importante riuscire ad accettare tutte le fasi della propria vita, ad amarsi profondamente nonostante il tempo che passa. Anna Magnani diceva di essersi conquistata con le unghie e con i denti le sue rughe e guai a chi gliele toccava. Ecco, quei segni significano tanta vita vissuta e bisogna andarne fieri”.
È quindi contraria alla chirurgia estetica?
“Non critico affatto chi ne fa uso. Trovo giusto che una persona possa aiutarsi per rallentare un po' il tempo che passa ma quando non riesci più ad amarti per quello che sei e vai alla ricerca di quella perfezione che non esiste, non ne esci vincitrice. Io sto cercando di amare quei piccoli segni che stanno comparendo sul mio viso e che sono inevitabili. Per me rappresentano un bagaglio di vita che posso mettere a disposizione degli altri”.
Con trent’anni di carriera ha ancora un sogno nel cassetto?
“In America sul canale Fox è andato in onda un Grease live, hanno cioè trasportato il musical in diretta sul piccolo schermo, creando una commistione molto vincente tra tv e teatro. Se proprio dovessi pensare ad un progetto pazzesco per la televisione, mi piacerebbe una cosa del genere”.
Dopo L’Isola di Pietro 2 dove la possiamo vedere?
“A teatro. Sono ancora in scena con la commedia Non mi hai più detto ti amo che mi vedrà impegnata in giro per le città italiane fino a metà febbraio”.