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Dr.ssa Tarantino, in che cosa consiste il trattamento di rinofiller?
Il rinofiller è un atto medico che noi riusciamo a creare mediante l’utilizzo di acido ialuronico. All’atto pratico, andiamo a colmare i piccoli vuoti presenti sul naso per renderlo più lineare. È possibile anche sollevare la punta iniettando alla base una piccolissima parte di acido ialuronico.
È importante la diagnosi iniziale, se la paziente in questione presenta una gobba tanto importante la affidiamo al nostro chirurgo plastico di fiducia. Nel caso di Martina, invece, si tratta di porre rimedio a piccolissime imperfezioni: una leggera gobba e la punta tendente verso in basso.
Nel suo caso basterà una minima dosa di filler volto a perfezionare la profilometria.
Le tecniche piu usate sono due: l’ago o la cannula.
Personalmente preferisco utilizzare la cannula, che è un’ ago sprovvisto di punta, dunque non c’è il rischio di danneggiare i vasi e scongiurare rischio di ecchimosi.
La Dr.ssa Paola Tarantino, successivamente alla fase di primo colloquio, fa accomodare martina e procede con l’inniezione.
Per questo motivo necessita di fare un foro d’accesso con l’ago, per permettere l’ingresso della cannulla.
Successivamente si procede con l’inniezione a livello della punta, per poi procedere a riempire gli altri due piccoli vuoti a metà dell’altezza del naso, per minimizzare la gobba.
La fase successiva consiste nel modellamento manuale del filler, a seguito del quale si nota un immediato allineamento della radice del naso che dona subito un aspetto più armonico al viso.
Martina, intanto, non mostra alcun segno di indolenzimento.
Si procede con gli ultimi ritocchi volti a rifinire il risultato.
Dopo pochi minuti Martina è entusiasta davanti allo specchio, l’effetto è naturale e armonico!