L’amore per il teatro, Mare Fuori 5, i progetti futuri: a tu per tu con Carmen Pommella
In breve
- Mare Fuori, dal set televisivo al teatro grazie a Siani
- Una lunga carriera: il cinema e le serie tv
- Mare fuori 5, anticipazioni e novità
- L’amore per il teatro e l’insegnamento
- Carmen Pommella privata: bellezza, alimentazione, chirurgia
I telespettatori la conoscono come Nunzia, la guardia carceraria di "Mare Fuori", ma Carmen Pommella è molto altro. Attrice teatrale, doppiatrice, volto noto di fiction televisive e film di successo Carmen è un'attrice poliedrica nata sul palco di un teatro e arrivata al successo grazie alla tv e al cinema. Napoletana verace, Carmen Pommella sta registrando i nuovi episodi di Mare Fuori 5 e tra un ciak e l'altro ci ha raccontato il suo percorso artistico tra passato, presente e futuro.
Carmen partiamo da te, che periodo stai vivendo in questo momento?
Sto benissimo sono in fase di ristrutturazione di una casa che mi ha lasciato mio nonno e sono felicissima perché è un posto magnifico in provincia di Rieti in collina. Ho una settimana di pausa dalle riprese sul set di Mare Fuori e ristrutturare, progettare, dipingere mi rilassa molto.
Sta per uscire l'ultimo film di Siani "Io e Te dobbiamo parlare", nelle sale a dicembre: cosa dobbiamo aspettarci?
Sì, sono nel cast ma non abbiamo ancora girato. Quello che posso dire è che con Alessandro è nato un rapporto molto bello grazie al musical "Mare Fuori", dove ho recitato. Sembra che ci conosciamo da una vita, in realtà ci siamo conosciuti lo scorso anno ma da lì è nato un grande rapporto di fiducia. Alessandro poi è speciale: è il classico ragazzo della porta accanto. È molto disponibile, molto intelligente, stacanovista come me. So che lui, là dove può inserirmi, mi inserisce perché mi stima molto e questa è una grande soddisfazione. Per cui c'è questa piccola partecipazione nel suo film ma ancora non ho girato. Sicuramente ci saranno altri progetti futuri assieme.
Insieme avete già lavorato nella versione teatrale di "Mare Fuori - il Musical”, diretto proprio da Alessandro Siani e prodotto da Best Live.
Alessandro è stato molto intuitivo sul progetto di "Mare Fuori, il Musical", non a caso abbiamo avuto il pienone in tutta Italia, date sold out e ora abbiamo già in cartellone altrettante date per il prossimo autunno. Partiamo a ottobre e finiamo a metà febbraio.
Tornando al cinema hai lavorato con Gianni Amelio, Paolo Sorrentino, Saverio Costanzo. Come è stato lavorare con questi grandi nomi?
Con Paolo Sorrentino è stato fantastico, perché lui è apparentemente chiuso, ma in realtà è una persona fantastica, intelligente. Lavorare con lui in "E' stata la mano di Dio" è stata una sorpresa, non mi aspettavo di essere scelta. E tra noi c'è stato subito questo gioco, lui mi diceva che mi aveva scelta perché assomigliavo a sua cugina e io un giorno sul set gli ho portato la foto di mio padre, che gli somiglia tanto, e abbiamo scherzato su parentele lontane. Lavorare in "E' stata la mano di Dio" è stata un'esperienza un po' di riunione di tutti noi attori napoletani, siamo stati tutti insieme in albergo, sembrava di stare in tournée con un'atmosfera di famiglia. Non mi sono resa quasi conto di avere girato un film con Sorrentino, ancora oggi non mi sembra vero.
Hai un curriculum lunghissimo. Hai lavorato in molte serie televisive di successo come "L’amica geniale", "Gomorra", "Le indagini di Lolita Lobosco 2", "Il Generale dalla Chiesa". Poi è arrivato “Mare Fuori”, che è diventato un impegno fisso da ormai cinque stagioni. Hai saltato solo una stagione, la terza, poi il ritorno.
Un impegno fisso che in realtà è diventata quasi una droga (ride, ndr) nel senso che, almeno per me, non ne puoi fare a meno. Non ho sofferto per la pausa che ho preso nella terza stagione perché avevo moltissimi altri impegni, però, poi quando mi hanno richiamato è stato subito: sì. È stato un bel ritorno. Con Ivan Silvestrini (il regista fino alla quarta stagione) era nato un bel rapporto di amicizia e di confronto, mi ha aiutato tanto con Nunzia, il mio personaggio, a ritornare nella serie ad avere un bell'ingresso e un ritorno importante. Poi sai, i nostri personaggi, quelli delle guardie, non hanno storie personali forti ma siamo come piccole pietre che sostengono le storie dei ragazzi nel carcere.
Adesso si sta girando "Mare Fuori 5", c'è qualche aneddoto o anticipazione che puoi darci senza incorrere nelle ire del nuovo regista, Ludovico Di Martino?
Ho girato ancora molto poco rispetto alle altre stagioni, dove in questo periodo avevo già girato quasi tutte le pose. Di Ludovico posso dire che è molto giovane e molto intraprendente; è veloce e sa quello che vuole. Ha le idee chiare e ha dato sicuramente un tocco molto diverso rispetto alle stagioni precedenti della serie. A mio parere, è come se ci fosse un ritorno ai tempi della prima serie, tutto improntato molto sui fatti di cronaca, su quello che succede. Ci sarà una rinfrescatina, ma con uno sguardo al passato. Per quanto riguarda Nunzia è sempre lei, non ci saranno colpi di scena. È un personaggio che non riesce ad avere una sua storia e di questo un po' mi dispiace.
Teatro, musical, cinema tv, quale è il tuo vero amore?
Il teatro. Nasco con il teatro e ho un rapporto molto empatico con il pubblico. Non so cosa succede e cosa mi succede quando salgo sul palco, ma è come se tutto fosse più semplice e naturale. Il teatro è la mia zona di confort. Il cinema è una grande scuola, ma il fatto che non sono cresciuta in quell'ambiente mi sembra sempre di essere sotto esame, mi sento più a mio agio sul palco. È stato anche per questo che ho accettato di entrare nel cast di “Mare Fuori il Musical”, perché non ritornavo sul palco da sette anni quindi quando Alessandro me lo ha proposto ho detto subito sì. Mi mancava tutto del teatro ma in realtà è lì che ho vissuto quasi vent'anni della mia carriera.
Hai una formazione professionale a 360° - canto, danza, recitazione - oggi insegni anche. Cosa cerchi di trasmettere ai tuoi allievi?
In realtà sono gli allievi che trasmettono qualcosa a me. Quando hai tanta energia giovane che ti circonda, sono loro di ispirazione, ti suggeriscono cose, emozioni nuove, innovazioni e riesci a stare al passo con i tempi. Mi piace insegnare, mi piace avere attorno a me questi giovani talenti, soprattutto in un contesto difficile come quello di Aversa, la Terra dei fuochi. Amo vedere i risultati che ottengono. Alcuni di loro sono già al cinema, altri sono entrati in varie accademie e mi piace sapere che ho fatto qualcosa di buono per loro. Soprattutto perché ai miei tempi tanta roba non c'era. Mi piace vedere nei loro occhi il sogno che si realizza nonostante le difficoltà.
Parlando di te come donna, hai una beauty routine?
Devo dirti la verità, al contrario di mia madre, che anche per andare a fare la spesa si truccava e si curava, io sotto certi aspetti sono un po' "selvaggia". Amo molto i prodotti naturali e cerco profumi e creme che contengono ingredienti più naturali possibile. Sono attenta su questo aspetto. Mi curo, perché il mio mestiere me lo impone, però non sono schiava. Alla mia età e con la mia fisicità non mi creo il problema, anzi credo un giorno di poter fare anche qualche slogan per fare capire alle donne un po' più in carne che vedersi e accettarsi per quello che si è importante. La perfezione non esiste.
Alimentazione, fitness segui qualche routine?
Mangio bene e sano, questo sì. Ma se il mio corpo mi dice che vuole ingrassare non ne faccio un problema. Certo, vado in palestra ma senza che sia un impegno obbligatorio. Mi alleno soprattutto per scaricare la tensione, ma tutto senza stress.
Chirurgia estetica sì o no?
No, però qualche punturina per sentirsi un po' più freschi sì, perché no. Sempre nel segno della naturalità. Parlo di biorivitalizzazione, piccole cose che ti fanno vedere la pelle più fresca ma senza modificare.
Cosa ti aspetti dal futuro, hai progetti ancora da realizzare?
Il sogno nel cassetto è tornare a lavorare con le persone con le quali ho già lavorato a partire da Pietro Marcello, Siani, Sorrentino, Saverio Costanzo, Francesca Archibugi etc. Rifarei il giro della giostra, insomma. Per quanto riguarda i progetti futuri, invece, vorrei rimettere in scena un omaggio a Laura Betti e il suo rapporto con Pasolini. Mi piacerebbe riportare a teatro questo monologo e recital con una produzione di valore, per portarlo in giro per l'Italia. Poi mi piacerebbe fare un film in costume, un personaggio storico.