Intervista al dottor Gennaro Barbuto- Rinofiller: ecco come evitare lo sgradevole "effetto Avatar"
Tra le tecniche di medicina estetica più amate e più ricercate vi è sicuramente quella del rinofiller. Tale trattamento permette al paziente di modificare alcuni difetti del naso, tra i tanti, il più comune e il più odiato è proprio il gibbo. Quella che più comunemente viene definita "gobbetta" è un inestetismo che, in alcuni casi, diviene una limitazione sociale che causa malessere psicologico e disagio.
Se tradizionalmente eravamo abituati a sentir parlare di chirurgia e quindi di rinoplastica, negli ultimi anni le cose sono cambiate e il rinofiller è riuscito a risolvere i casi di tantissimi pazienti; non tutti, infatti, sono disposti a sottoporsi ad un intervento così invasivo, seppur permanente, e hanno optato, quindi, per una soluzione più soft: punturine di acido ialuronico riempitive e correttive, con una durata che in media va dai 4 fino ai 6 mesi.
Nonostante l'esito dell'inoculazione del filler sia temporaneo, e ciò potrebbe essere visto come un contro di questo trattamento, seduta dopo seduta i tempi si allungano e il risultato finale diviene sempre più performante e duraturo.
Attenzione però al tanto temuto "effetto Avatar"! Il paragone con il personaggio del film di James Cameron non è casuale e ben si addice alla cattiva riuscita di alcuni rinofiller fatti senza valutare appropriatamente le proporzioni del volto del paziente. Se sottoponendoci a questa procedura speriamo di ottenere un profilo perfetto con punta all'insù e dorso del naso drittissimo, possiamo incorrere, però, in antipatiche conseguenze, visibili soprattutto frontalmente; le ripercussioni di un filler fatto male possono essere esclusivamente estetiche, come l'ingrossamento del ponte del naso o la comparsa di zone più rigonfie, ma, in alcuni casi, possono essere anche più serie ed incidere sulla salute.
Ecco perché è importante affidarsi ad un professionista, capace di inserire poco prodotto nei punti giusti e di utilizzare la tecnica più corretta al tipo di difetto da correggere.
A parlarcene è il Dott. Gennaro Barbuto, medico estetico originario di Napoli, con oltre 20 mila followers su Instagram. Dopo essersi laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli, consegue un Master di II livello in Medicina estetica presso l'Università Federico II di Napoli ed il Master di II livello in chirurgia plastica ricostruttiva della mammella presso l'Università La Sapienza di Roma. Da quel momento inizia il suo percorso nella medicina estetica, tanto da arrivare ad essere inserito nella top 20 dei medici estetici italiani dal sito miodottore.it. Molto attivo anche in televisione, sono stati diversi, infatti, i suoi interventi in qualità di esperto, in merito alle tecniche e ai trattamenti di ultima generazione più utilizzati. Importante anche il suo apporto come relatore presso diversi congressi internazionali.
Ecco di seguito le parole del dottor Barbuto: una panoramica generale sul rinofiller, la sua personale opinione sull'effetto Avatar e su
come evitarlo definitivamente!
1. Dottore, il rinofiller può essere eseguito in qualsiasi caso o in determinate situazioni è necessario procedere con altre
tecniche?
-Bisogna tener conto sicuramente dell'aspettativa del paziente,
ci sono diverse conformazioni di nasi. Prima di tutto è necessario capire che aspettativa ha il paziente rispetto al rinofiller, ma generalmente può essere adatto a tutte le tipologie di naso. Possiamo dire che il naso e i difetti da correggere devono potersi prestare a questo tipo di trattamento, altrimenti potrebbe risultare non idoneo o risolutivo. Ci tengo a sottolineare che il rinofiller aiuta a correggere problematiche estetiche e non funzionali come potrebbero essere disturbi respiratori, le apnee notturne, deviazioni del setto nasale, ecc... che risultano necessitanti di un intervento definitivo come la rinosettoplastica.
2. Dottore, può essere eseguita un'analisi preventiva del volto per non rischiare di alterare troppo i connotati del paziente e per capire come andare a correggere il naso mantenendo il più possibile le proporzioni di partenza?
- Rispettare la natura di un volto, la sua simmetria e le sue proporzioni fa parte del lavoro del medico estetico. Prima di procedere con il rinofiller, il professionista deve sempre effettuare un'analisi approfondita della conformazione e dei tratti somatici del paziente perché il fine non è snaturare, ma rendere un viso complessivamente più armonico e migliorato.
3. Secondo lei e secondo a sua esperienza personale, per ottenere un risultato naturale è più consigliato, quindi, inserire poche gocce di prodotto ma nei punti giusti?
- Dipende dai casi e da cosa si va a correggere. Sicuramente poco prodotto o, comunque, la giusta dose di prodotto inserita in modo ottimale e nei punti strategici, consente di ottenere un effetto più naturale e di evitare risultati indesiderati.
4. Per risultati indesiderati intende quello che viene comunemente definito "effetto Avatar"? Che cos'è e quando si verifica?
- L'effetto Avatar si verifica dopo un rinofiller mal eseguito. In questi casi, solitamente, il danno è determinato dall'inoculazione di troppo prodotto o da uno studio preventivo non accurato delle proporzioni del volto o da un prodotto non idoneo al trattamento. Il filler utilizzato, inoltre, deve avere determinate caratteristiche e deve essere malleabile ed elastico. In questi casi si verifica un riempimento eccessivo e non voluto di alcune zone nel naso, in particolare quella dell'angolo naso-frontale. Di conseguenza si ha un innalzamento del ponte del naso, che appare piatto e largo, proprio come quello del famoso personaggio del film di James Cameron.
5. Ci sono dei metodi efficaci per rimediare a questo effetto indesiderato?
- Sì, esiste e si chiama ialuronidasi. Può essere un rimedio molto efficace; consiste nell'iniezione di questo prodotto che va a degradare le molecole di acido ialuronico che è stato iniettato nel modo sbagliato o in quantità eccessiva. Si riporta il naso al suo stato naturale e poi si può optare per un ulteriore rinofiller.
6. Come si è evoluta la tecnica del rinofiller nel tempo? Quali sono le ultime novità?
- La tecnica del rinofiller viene impiegata già da molti anni nel campo della medicina estetica. Ovviamente, come tutti i trattamenti, si è evoluta nel tempo. Sono cambiati sicuramente i prodotti che risultano molto più performanti rispetto a qualche anno fa: prima, infatti, la scelta era di certo più limitata, mentre ora esistono tantissimi tipi di filler, ognuno con le sue caratteristiche e con le sue potenzialità. Inoltre sono cambiate le tecniche e i punti di iniezione del prodotto. C'è chi preferisce, ad esempio, inserire il prodotto con una cannula e chi, come me, utilizza l'ago per essere ancora più preciso. Se le sedute vengono eseguite nel modo corretto e con il prodotto giusto, già dopo cinque o sette trattamenti il risultato diventa sempre più duraturo, in qualche caso, addirittura, permanente, poichè l'acido ialuronico può anche non essere riassorbito.
7. Per concludere è importante la scelta del professionista al quale ci si affida?
- Non per concludere, ma per iniziare! Trovare un medico professionale, capace e che sappia mettere a proprio agio il paziente deve essere il passo iniziale per chiunque voglia sottoporsi a questo trattamento e non solo, anche perché la cultura e l'esperienza in questo campo è fondamentale per andare a ridurre al minimo le eventuale problematiche sia estetiche che funzionali.