Inclusive Beauty & Sustainable Fashion
Pablo Gil Cagné porta la moda alla fiera dell’estetica di Roma
Non era mai successo prima che la Fiera di Roma ospitasse un evento di alta moda e, se questo è stato finalmente possibile, lo si deve alla visione illuminata di Pablo Gil Cagné ed alla maestria organizzativa di Maria Cristina Rigano. L’evento ha avuto luogo nel corso di RIE, Rome International Estetica, nella giornata del 9 febbraio.
La passerella, protetta dal viavai fieristico ma ben inserita nell’ordine degli eventi, ha accolto le collezioni di Flavio Filippi, Accademia Maiani, Natalia Onofre e Zafira per parlare al pubblico di sostenibilità e bellezza inclusiva. La sfilata è stata preceduta dal live backstage durante il quale modelle e modelli sono stati preparati da Accademia Sargassi e Face Place Make-up Academy.
La Moda è una forma di Bellezza ragionata
Inclusive Beauty e Sustainable Fashion ha portato sulla passerella di RIE la vera moda Made in Italy, quella che accoglie la bellezza in ogni sua forma e che guarda al futuro realizzando capi sostenibili. “È la prima volta che la moda fa il suo ingresso in fiera” ha esordito Pablo, “e questo progetto è stato possibile grazie alla regista dell’evento Maria Cristina Rigano di International Couture, e Gerarda Rondinelli che ci ha aperto le porte”. I talenti in passerella sono molto giovani ed ogni collezione proposta è una dichiarazione evidente degli intenti che Pablo ha voluto portare in Fiera.
Tessuti naturali e materiali di riciclo danno vita a creazioni leggere, che attingono da tessuti antichi per poter vivere nelle forme del futuro. “Spesso l’inclusività si ferma ad un’idea di marketing” ha precisato lo stilista Flavio Filippi, “la vera moda deve saper vestire ogni corpo, ed il bravo stilista sa esaltare l’armonia e la personalità di ognuno”.
Giovani talenti in passerella
Così, la selezione proposta da Pablo parla di una generazione fluida che non si ferma ai canoni estetici imposti. La passerella veste fisicità, generi e toni della pelle diversi con stoffe che scelgono la sostenibilità ambientale contro la sovrapproduzione, perché “l’alta moda è sostenibile” ha spiegato Flavio Filippi, “ogni capo è una creazione sartoriale fatta su misura, così come la scelta delle stoffe e dei materiali predilige fibre naturali e riuso”, lo spiega bene anche la scelta del nome della capsule collection di Filippi, Haute Ecologie.
Allo stesso modo, i Frammenti di Vita dei giovani allievi dell’Accademia Maiani, ci parlano di una generazione che è disposta a prendere le redini del futuro, accogliendo il lascito del passato. Merletti e vecchi corredi trovano nuova forma nel vestire corpi che cercano la via per esprimere una fluidità di genere che va contro ogni preconcetto e si mostra nella sua naturale e scherzosa eleganza.
La Leggerezza di Natalia Onofre offre alla passerella il sogno di stoffe che accarezzano i corpi in modo lieve. La leggerezza del nome è fatta di trasparenze, di linee semplici e della naturalezza con cui più culture possono approdare ad un unico risultato.
Anche la collezione Zafira, della giovanissima Sofia Fallo, porta in passerella borse realizzate all’uncinetto o con l’intreccio di cristalli in vetro ricavati da materiali di riciclo, in perfetto equilibrio tra artigianato e design contemporaneo.