Abbiamo intervistato il dr. Berardo Di Silvestre che esegue trattamenti con cellule staminali a L’Aquila e Pescara. Le cellule staminali, in Medicina Estetica e Chirurgia Plastica, trovano un impiego d’eccellenza nel ringiovanimento del viso con l’aumento della volumetria del volto, dell’arcata zigomatica malare, il miglioramento del solco naso-genieno e della struttura delle labbra. Per quanto riguarda il corpo le cellule staminali sono utili a migliorare la lassità cutanea interna alle braccia o alle cosce, così come tutte le zone in cui si vuole ottenere un resurfacing completo.
• Le cellule staminali sono prelevate dal tessuto adiposo dello stesso paziente
• Possono utilizzate per intervenire sia sul viso che sul corpo
• I risultati sono visibili già dopo due o tre giorni e definitivi dopo due mesi
• Le cellule staminali si possono impiegare come rimedio alle smagliature
• Il costo si aggira tra 1000-1500 euro
In che modo le cellule staminali vengono impiegate in medicina estetica?
“La medicina estetica e la chirurgia plastica sono state le prime branche ad utilizzare e sfruttare le caratteristiche delle cellule staminali mesenchimali del tessuto adiposo sia per migliorare la cicatrizzazione che la cute e per ripristinare i volumi grazie alla differenziazione adipocitaria e fibroblastica. Le cellule staminali sono cellule progenitrici pluripotenti presenti nella parte vascolo stromale del tessuto adiposo e si possono differenziare in senso adipogenetico, osteogenetico, condrogenetico, miogenetico ma anche verso linee cellulari mesenchimali cioè neuronali, endoteliali, epiteliali ecc. Inoltre sono in grado di secernere una serie di fattori di crescita che conferiscono un notevole potere rigenerativo ed angiogenetico: in altre parole è la nuova tecnica per rigenerare i tessuti invecchiati e danneggiati”.
Quanto tempo ci vuole per vedere i risultati?
“Già dopo la seduta infiltrativa in 48 – 72 ore si osserva un notevole miglioramento dei tessuti con maggior turgore e luminosità della zona trattata. Il risultato definitivo si ottiene dopo due mesi cioè il tempo necessario alle cellule staminali per divenire nuove cellule”.
Trattandosi di tessuto autologo non c’è il rischio di rigetto o complicanze. Giusto?
“Assolutamente no perché le cellule iniettate sono autologhe (cioé prelevate dal proprio organismo) e vengono reiniettate con una tecnica semplice, sicura, rapida, efficace ed economica. Semplice perché il medico esegue il prelievo dal piano sottocutaneo corretto. Sicura perché esiste un kit monouso sterile. Rapida perché è senza apparecchiature e si esegue in anestesia locale, quindi indolore, in ambulatorio medico. Efficace perché c’è l’assoluta certezza del prelievo dal piano cutaneo corretto”.
Tra gli interventi più conosciuti e richiesti per il ringiovanimento ci sono filler e botulino. Perché un paziente dovrebbe preferire le cellule staminali a questi ultimi, considerando che in ogni caso i rischi sono quasi nulli?
“Questa tecnica rigenerativa può essere associata ad altre terapie di medicina estetica quali filler, tossina botulinica, peeling, fili, needling, biorivitalizzazioni, ma anche tecniche strumentali quali laser, hifu, criolipolysi che sono quelle di ultima generazione. È necessario eseguire una visita medica in cui il medico specialista estetico valuta la zona del viso o corpo da trattare per poi stabilire le tecniche da utilizzare con le modalità ed i tempi giusti”.
Si possono trattare le cicatrici con le cellule staminali?
“Sì, le cicatrici possono essere trattate con le cellule staminali perché la loro efficacia nell’accelerare tutti i processi di guarigione è dimostrata anche nella rigenerazione dei tessuti”.
Per le smagliature c’è una soluzione?
“Le smagliature o strie atrofiche possono essere trattate con successo proprio perché le cellule staminali possiedono le capacità rigenerativa per la ricrescita di tessuti”.
In media quanto può costare un trattamento di ringiovanimento viso con cellule staminali?
“Il costo di un intervento per un resurfacing del volto si aggira sui 1000 – 1500 euro. Ha una durata di 1 – 2 ore e subito dopo il trattamento il paziente può riprendere le attività quotidiane. Eventuali ecchimosi si risolvono in genere in 48 – 72 ore”.