Ermal Meta. “La gentilezza è la bellezza che salverà il mondo”
IN BREVE:
- La cornice del MediTa Festival
- La gentilezza e la bellezza secondo Ermal Meta
- Il messaggio per Taranto
- La riconoscenza
- La bellezza secondo Ermal Meta
Una cornice ammaliante, una notte stellata, della buona musica e l’affaccio sul Mar Grande sono solo alcuni degli elementi che potrebbero descrivere al meglio quello che Taranto si appresta a vivere con il MediTa Festival. Tre ospiti d’onore, tre artisti ognuno con una storia differente dall’altro e con una voce che vuole raccontare la propria visione del mondo, della musica, della vita e della Bellezza Estetica.
Ermal Meta è la guest star che conclude le serate del Festival e che, in tale occasione, ha voluto esprimere il suo pensiero sia inviando un messaggio ai giovani, sia ai tarantini che alla gente comune, parlando di gentilezza, la stessa che (secondo lui) sarebbe in grado di salvare il mondo. Ed proprio la gentilezza che fa muovere il mondo e i rapporti umani e che permette, sempre secondo il cantante di origini albanesi, di scorgere la Bellezza che non è puramente ed esclusivamente estetica.
Intervista a Ermal Meta
Il messaggio di Ermal Meta per Taranto.
‘Il messaggio che voglio esprimere per questa città? Non ho un messaggio particolare, più che altro si tratta di un messaggio che dovrebbe riguardare tutte le persone, tutti noi. Taranto l’ho trovata una città ingentilita rispetto agli ultimi anni e trovo che la gentilezza ripaga sempre. La gentilezza crea bellezza. Dovrebbe essere così nelle persone, dovrebbe essere così nelle città, perché, ovviamente, prima lo è nelle persone e così si riflette su tutto il resto. Quindi, il messaggio è questo: la gentilezza, come quella della musica in fin dei conti che, anche quando è forte e potente, ti sbatte, ti rimette, comunque, in qualche modo in piedi’
Il tuo messaggio per stasera.
‘È un grande onore essere qui e, soprattutto, a chiudere questo Festival che, nel corso degli anni, sta diventando sempre più importante e che riceve sempre più consensi da parte delle persone. Io posso solo ringraziare tutte le persone che sono lì fuori ad aspettarmi e credo che non ci sia una soddisfazione più grande per uno che vive a contatto con il pubblico, perché la musica è bella in quanto diventa condivisione altrimenti sarebbe qualcosa di diverso. Voglio ringraziare tutti quelli che hanno fatto chilometri e che hanno aspettato anche sotto il sole (in quanto fa particolarmente caldo). Cercherò di ripagare tutto questo sul palco’.
Per Ermal Meta cos’è la bellezza estetica e interiore?
‘Occorre fare una netta distinzione tra le due. Io credo che conti molto di più quella interiore, dato che è quella che rispecchia e descrive effettivamente una persona. Credo che ognuno di noi sia bellezza a modo suo, ma ce n’è solo una che prevale e si chiama: gentilezza. Quando canto o parlo delle donne e dei problemi che si trovano ad affrontare, non faccio altro che parlare di bellezza (sia estetica che interiore) e di come le si debba rispettare. Tutto dipende dai piccoli gesti, dalle nostre azioni e, in questo modo, possiamo riuscire ad attuare un cambiamento perché tutto nasce dalle piccole cose e noi siamo i figli delle donne. Quindi, per me la bellezza altro non è chela gentilezza’.
Successivamente, l’artista ha colto l’occasione per ricordare una cosa importante che viene rammentata nel suo brano del 2017, Vietato morire, ove affronta l’attualissimo e delicatissimo problema della violenza domestica. A tal proposito, ha proferito testuali parole: ‘Dedico questo brano a tutte le donne che ogni giorno lottano per il solo fatto di essere donne. Dobbiamo fare in modo che tutto cambi, iniziando dalle piccole cose. Dai piccoli gesti. Cercando di usare toni più pacati, provando ad essere più gentili. Perché la gentilezza salverà il mondo’.