Eporex 69 o Endospheres? I due metodi anticellulite spiegati dal dr. Pier Antonio Bacci
In breve:
-La cellulite: ecco cos'è
-Eporex 69 e Endospheres conosciamo queste due tecniche
-Come nascono
-Tutti i benefici
-Durata dell'effetto
Esistono metodi davvero efficaci per poter eliminare cellulite e accumuli di adipe in eccesso. Sono tanti, e il paziente, a volte, può trovarsi disorientato nella scelta della tecnica più idonea al suo specifico caso.
Il dr. Pier Antonio Bacci, in questa intervista, ci illustra due pratiche molto utilizzate e che possono fare la differenza. Stiamo parlando di Endospheres e Eporex 69.
Dr. Bacci, Eporex 69 e Endospheres sono due tecniche utilizzate per contrastare la cellulite. Può dirci le caratteristiche dell’una e dell’altra e le principali differenze?
Mi fa piacere rispondere a questa domanda che riporta la mia mente indietro nel tempo, al quinquennio 2003 - 2008 che portò importanti evoluzioni nelle conoscenze della medicina estetica, soprattutto nel mondo della cellulite, un dramma femminile che costituisce una vera patologia per le molteplici cause e la continua evoluzione. Molti studi evidenziarono che l'obiettivo principale del trattamento della cellulite nelle sue varie forme, meglio definita come Fibroedema Evolutivo Femminile, è la prevenzione e il rallentamento della sua evoluzione, che inizia sempre con la fastidiosa buccia d’arancia, ma continua con gambe gonfie e adiposità localizzate, fino a malattie dolorose e talvolta invalidanti come la lipodistrofia o il lipoedema. Nel libro di Melvin Shifmann intitolato -Simplified Facial Rejuvenation edito da Springer nel 2007, pubblicai un lavoro scientifico dal titolo Biolifting and Bioresurfacing- che riportava il comune desiderio di migliorare il proprio aspetto, a cominciare dalla propria pelle, omaggiando il concetto che la dermatologia estetica è antica quanto l’umanità. L’articolo riportava le possibilità di un nuovo medical devices italiano caratterizzato da un particolare sistema di veicolazione di principi attivi nella cute, grazie ad una metodica innovativa per il trasporto molecolare transdermico definita Isoforesi che in sintesi riuniva i vantaggi di tre tecniche conosciute, come la Ionoforesi, la Iontoforesi, e l’Elettroporazione. Il vantaggio di questa metodica, chiamata Eporex 69 è la possibilità di utilizzare la via transdermica per introdurre principi attivi senza uso degli aghi, sfruttando nella prima fase le proprietà della micro cavitazione ultrasonica superficiale, che produce sulla cute umida una varietà di micro- bolle che favoriscono il distacco delle cellule cornee, in un fisiologico gommage che regolarizza l’epidermide senza arrivare alla esfoliazione della dermoabrasione. Successivamente la corrente elettrica isoforetica permette di idratare e nutrire i tessuti per via transcutanea, risultando quindi utile nelle patologie dermatologiche, nei trattamenti di ringiovanimento del volto e del collo, così come per smagliature, acne e cicatrici. Essendo un sofisticato veicolatore di sostanze attive può essere usato anche nel corpo per ridurre gli inestetici segni della buccia d’arancia causata dalla cellulite. Endosphères è una sofisticata metodica non invasiva, frutto della bioingegneria italiana, che ho avuto il piacere di presentare al Circolo della Stampa di Milano nel gennaio 2008, come una rivoluzionaria idea basata sulle caratteristiche del corpo umano formato da milioni di cellule sensibili alle vibrazioni, soprattutto quelle meccaniche. La strategia Endosphères, scientificamente definita come microvibrazione compressiva utilizza uno strumento caratterizzato da 50 sfere di silicone morbido, disposte a cella d’ape, che ruotano dentro un cilindro a differenti velocità producendo una serie pressioni e sollevamenti realizzando particolari vibrazioni che permettono un trattamento endodermico con lo scopo della riattivazione della microcircolazione arteriosa, la riduzione dell’edema linfatico e del dolore sottocutaneo profondo, oltre a ridurre lo strato adiposo superficiale e contribuire ai percorsi di prevenzione del sovrappeso femminile e del lipoedema.
In quali casi viene consigliato Eporex e in quali, invece, si predilige l’utilizzo di Endospheres?
La metodica Eporex 69 è soprattutto un sofisticato strumento per introdurre sostanze attive nei tessuti evitando l’uso degli aghi, contemporaneamente la particolare isoforesi produce una serie di onde elettriche che creano una differenza di potenziale nell’asse venolinfatico favorendo un fisiologico drenaggio superficiale, aiutando così la depurazione e la nutrizione della cute nel suo insieme. La metodica Endosphères non usa corrente elettrica ma una sofisticata struttura di sfere di silicone rotanti che, a seconda della velocità e del senso di rotazione, o della pressione esercitata sul manipolo dall’operatore, produce una serie di vibrazioni meccaniche che hanno differenti azioni di stimolazione sui recettori o sulle membrane cellulari, con l’attivazione di varie strutture a differenti profondità. Per queste caratteristiche si hanno campi di utilizzazione diversi, ma le metodiche non sono in antagonismo. Possono essere anche sinergiche, magari in tempi diversi, poiché l’Eporex 69 è indicato quando esistono alterazioni dermiche, come irritazioni solari, secchezza cutanea, lassità, smagliature ed esiti di trattamenti dermatologici, mentre Endosphères è una metodica che vede più campi d’azione per la possibilità di utilizzazione fisioterapica, sia nell’edema lipolinfatico, sia nella cellulite fibrosa o dolorosa, sia nel modellamento di adiposo dopo una liposuzione o una chirurgia plastica.
A suo avviso, si possono combinare le due procedure? E in tal caso quali sono i benefici di questa combo?
Io credo che le due metodiche siano delle metodiche complete, cioè delle metodiche che hanno dei precisi protocolli di trattamento che coprono ogni fase della terapia. Unificare delle metodiche diverse non è sempre una cosa giusta dal punto di vista medico, perché in medicina A+B = C , dove C ha caratteristiche proprie, spesso diverse e non sempre benefiche, perché l’unione unifica i vantaggi ma anche gli effetti collaterali. Credo invece che possono esistere trattamenti integrati in particolari patologie estetiche, per esempio le smagliature, esiti di acne o cicatrici, sequele di liposuzione o chirurgia estetica. In alcuni casi dove esistono alterazioni della cute e disfunzioni delle strutture sottocutanee, per esempio, si possono eseguire protocolli integrati in tempi diversi, magari il lunedì Eporex e il giovedì Endosphères, realizzando una strategia terapeutica ragionata che prevede progressivi cambiamenti e miglioramenti della cute e del sottocute adiposo.
A livello di tempistiche, tra le due vi è una che dà risultati in tempi più brevi o più o meno si equivalgono?
La nostra società è caratterizzata dal business, nell’altare del profitto si sacrificano valori, rispetto, professionalità e buon senso. Pensiamo alla tipica richiesta riguardo ai filler: - Dottore, quanto dura questo jaluronico? - preferendo prodotti magari peggiori ma con maggior durata. La domanda non deve essere quanto dura, anche perché più dura più è pericoloso come corpo estraneo, ma cosa fa e quali sono gli effetti nel tempo. Lo stesso si potrebbe dire per il dimagrimento, dimagrire un chilo al mese in modo continuo riabilita il corpo e non produce lassità, diete drastiche producono stress metabolico e lassità cutanea, così succede per Eporex ed Endosphères. La prima lavora nella depurazione e nutrizione della cute, per cui i miglioramenti sono progressivi e i protocolli propongono sedute a tempi regolari settimanali o quindicinali, proprio per favorire le attività fisiologiche che si rendono visibili di solito dopo 2-3 sedute, quindi dopo 2-3 settimane. La terapia Endophères lavora come una fisioterapia che riduce il gonfiore nell’arco di 2-3 giorni, il dolore dopo 6-8 giorni, cioè dopo 2-3 sedute, le alterazioni adipose e lo stato cellulitico dopo 15-20 giorni, dopo 5-6 sedute, ma la caratteristica più importante sta nell’attivazione dei processi di rigenerazione cellulare fisiologica, che si attivano normalmente dopo 4-6 settimane. In conclusione, è bene inviare alle pazienti il messaggio di evitare soluzioni immediate e brevi, ma ricercare soluzioni perfezionate, studiate e nei tempi idonei.
Oltre alla cellulite, quali sono le principali condizioni che possono risolvere?
La cellulite è un sintomo espresso da circa trenta diverse condizioni patologiche relative al sistema microcircolatorio o venolinfatico, alla struttura fasciomuscolare o alle patologie connettivali, alle disfunzioni intestinali o all’alterato metabolismo del tessuto adiposo, alle disfunzioni tiroidee o a quelle renali, alle alterazioni del piede e della postura o alle patologie immunitarie, fino alle sindromi ansioso depressive o agli effetti di farmaci, ormoni, integratori o errato stile di vita con eccessi di zuccheri, fumo e alcool. E’chiaro che Eporex 69 si muove meglio dove c’è alterazione della pelle, come cicatrici, smagliature, acne, screpolature, secchezza o lassità cutanea, mentre Endosphères lavora meglio quando esiste alterazione funzionale o morfologica di tutta la struttura dermica e sottocutanea, linfatica o adiposa di tutto il corpo, nel viso offre buone risultati nella riduzione dell’ipercontrazione muscolare della fronte e nella lassità dei tessuti.
Quali sono gli eventuali rischi dei due macchinari e come si può mantenere il risultato nel tempo?
Qualunque medical devices o apparecchio dermocosmetico ha delle indicazioni, delle controindicazioni, dei vantaggi, degli effetti collaterali e delle complicazioni, che devono essere ricercate e dichiarate nel rispetto delle vigenti normative ministeriali. Esiste poi la componente dell’operatore, una variabile spesso difficile da definire perché, pur nella migliore formazione professionale o tecnica, risente delle sue capacità innate e acquisite, oltre alla serietà professionale che nessuno può certificare. Infatti, il rischio maggiore è trovare operatori poco professionali, poco formati e soprattutto poco seri, magari di grande presenza nei social o nel web, ma non amanti del concetto che, in campo medico, il guadagno è una conseguenza e non il fine del proprio lavoro. Le aziende si sforzano molto nella formazione, anche con Centri Studi e proprie Accademie, il resto sta nel saper scegliere da parte del paziente. Eporex 69 ed Endosphères hanno lavori scientifici che si possono trovare nelle varie riviste dedicate, e tante esperienze che hanno permesso di esprimere dei precisi protocolli, nel caso di Eporex i rischi sono rari e soprattutto relativi a errori di indicazione, allergie o errato posizionamento dei vari elettrodi, nel caso di Endosphères, in mani giuste e preparate, i rischi sono praticamente nulli essendo un trattamento fisioterapico meccanico. In ogni caso valgono le controindicazioni principali che ricordano di non fare trattamenti nel caso di infezioni, tumori in terapia, gravidanza e allattamento, patologie acute immunitarie trattate con farmaci sperimentali o alterazioni dermatologiche in pazienti diabetici.