Cosa dicono le Associazioni di Categoria sull'esenzione IVA a Chirurgia Estetica
Le Associazioni di Categoria hanno preso posizione subito dopo L'emendamento che ha tolto il pagamento dell'Iva sui trattamenti di Chirurgia Estetica a scopo curativo. L'opinione risulta pressoché unanime e in generale di grande soddisfazione. L’Esecutivo Meloni infatti con questo provvedimento ha contribuito a rendere più snello ed efficace un contesto operativo laddove la legislazione Italiana non aveva una interpretazione uniforme. In particolare emerge il commento specialistico di Pietro Berrino per iniziativa di ALICPRE (Associazione italiana di Chirurgia Estetica e Plastica). Berrino ritiene il provvedimento del Governo di estrema importanza. In Liguria, sostiene, ci sono stati innumerevoli controlli a carico dei Professionisti con relative sanzioni. Ed è per questo che L'Ordine dei Medici di Genova su iniziativa di ALICPRE ha ritenuto opportuno chiedere una consulenza Giuridica all'Agenzia delle Entrate. L'iniziativa è stata possibile grazie al dottor Federico Pinacci e Alessandro Bonsignore legali dei Chirurghi Plastici di Genova. Dalla consulenza emerge immediatamente come sarebbe stato impossibile muoversi da soli in un contesto così spinoso. L'Agenzia delle Entrate ha confermato nella sua relazione delle linee guida che già erano emerse nel 2005, ma che ora dopo l'approvazione dell'emendamento risultano essere un punto di partenza importante per la Chirurgia Estetica Nazionale. In particolare ha deliberato che.
- La definizione di misura terapeutica spetta al medico in sede di attestazione fiscale.
- L'Esenzione deve avere carattere preventivo
- Ogni prescrizione deve avere un valore profilattico
- Ogni prescrizione deve essere accompagnata da una visita diagnostica.
Alcuni trattamenti presi in esame per l’esenzione dell’Iva sono la blefaroplastica superiore anche in assenza di deficit funzionale così come il trattamento filibectase degli arti inferiori nei riguardi di una insufficienza venosa. Così come il resurfacing del volto nei riguardi di discheratosi attiniche. Sono molti altri i trattamenti interessati per i quali si attende un protocollo ben definito.
Il contributo ottenuto da ALICPRE dalla Agenzia delle entrate ha concluso Berrino riprende in realtà argomentazioni sulle quali la stessa si era già espressa in una circolare del 2005, ma che ora dopo l'approvazione dell'emendamento è destinata ad impattare in maniera rilevante su scala Nazionale qualora venisse interpretata ed esaminata con attenzione. In linea con ALICPRE anche altre associazioni appartenenti al Collegio della Sanità Scientifica Italiana di Medicina Estetica come il SIME, SIES e AGORA.