Congresso AICPE. Interviste e anticipazioni
Mastoplastiche secondarie, a Roma il corso AICPE
Il prossimo Aprile a Rimini si terrà l’11° congresso AICPE. Nel weekend dall’11 al 14 aprile, il mondo della chirurgia plastica è invitato al nuovo appuntamento con la prestigiosa associazione che da circa 12 anni si impegna nella formazione dei chirurghi plastici.
L’appuntamento segna una conferma del prestigio di AICPE in un panorama internazionale, infatti, sono sempre di più gli ospiti che scelgono di prendere parte al congresso da ogni parte del mondo. Tra i relatori, infatti, si colgono nomi provenienti da Francia, Germania, Austria, Brasile, Qatar, Romania, Spagna, Norvegia, Serbia, Argentina.
“In questo congresso, AICPE farà un po’ i conti con sé stessa – ha dichiarato il dott. Claudio Bernardi, Presidente in carica dell’associazione – facendo il punto dei quasi 12 anni di attività ed accogliendo i professionisti che da più parti del mondo le riconoscono un prestigio internazionale”
Sono tanti gli appuntamenti dedicati alla formazione che AICPE mette in campo ogni anno per soci e non, uno di questi è stato il corso di formazione “Mastoplastiche secondarie: Strategie e tecniche chirurgiche a confronto”, tenutosi a Roma il 23 marzo, argomento poco dibattuto tra le riviste divulgative, è questo il motivo per cui Infoestetica Mag ha scelto di prendere parte al corso ed intervistare i relatori sugli aspetti legati alle complicanze della mastoplastica additiva.
Complicanze da mastoplastica additiva. Focus sulla chirurgia estetica secondaria
“Occorre distinguere le complicanze dai possibili errori. Si definiscono ‘complicanze’ quegli esiti spiacevoli che riguardano comportamenti non standard, come una reazione cicatriziale, la contrazione di capsula attorno alla protesi, situazioni non prevedibili”. Ha affermato il dott. Bernardi aggiungendo che parlare di complicanze in Chirurgia Plastica sia fondamentale in un’ottica di informazione e tutela tanto dei pazienti, quanto dei medici.
“Le complicanze possono dipendere da errore medico ma nella maggior parte dei casi dipendono dal fatto si opera su un tessuto biologico vitale” ha aggiunto il dott. Ernesto Maria Buccheri, direttore scientifico del corso insieme al dott. Paolo Vittorini. “Ciò significa che se operassimo un altro tipo di materia, come il legno o il metallo, le “modifiche” apportate resterebbero invariate nel tempo. La materia viva ha la caratteristica di evolvere, di cambiare nel tempo. Il seno va incontro ad un processo di cambiamento che può determinare un decadimento dei tessuti. Molte di quelle che chiamiamo complicanze rispondono ad un cambiamento fisiologico che altro non è che una modifica all’esito iniziale dell’intervento”.
Quindi le complicanze, contrariamente a quanto si possa pensare, difficilmente sono causate da errore medico, che si tratti del gesto chirurgico o della scelta delle protesi, ma rispondono ad un processo prevedibile – la sostituzione delle protesi è prevista a distanza di 8 – 15 anni – o imprevedibile poiché determinato da fattori biologici temporali.
“La mastoplastica additiva è un intervento sicuro sebbene possa presentare delle criticità. Più è scrupolosa la visita iniziale, più si riduce il rischio di andare incontro a problematiche future. La qualità delle protesi rispetta i principi di affidabilità, durata e compatibilità con i tessuti biologici” ha detto il dott. Roberto Bracaglia, vicepresidente AICPE “ma l’invasività del gesto chirurgico è sempre la stessa, quindi è bene che anche la paziente si attenga a determinate precauzioni. Dall’attenzione nella scelta del chirurgo (oltre al curriculum, un altro indice di professionalità è dato proprio dall’iscrizione ad associazioni di categoria come AICPE), e rispettare le indicazioni date dal chirurgo per il post-operatorio”.
Le interviste complete e gli approfondimenti sul tema “Mastoplastica secondaria” sono visibili al link ….
https://www.youtube.com/playlist?list=PL5f6kC8G6gEvdgV2KNccpppGgu02cILb7