Come riconoscere un buon chirurgo estetico
La domanda più importante che un paziente dovrebbe porsi quando decide di sottoporsi a un intervento di chirurgia o medicina estetica è: “Mi sto affidando alle mani giuste?”
Non è semplice dare una risposta definitiva, soprattutto perché si tratta di un tema delicato e complesso. Noi di Infoestetica Mag ci battiamo da anni per fornire ai pazienti gli strumenti necessari a non cadere vittima di falsi medici o pubblicità ingannevoli. In questo articolo non entrerò nel dettaglio di tutte le iniziative che stiamo portando avanti, ma cercherò di evidenziare i fattori principali che possono ridurre il rischio di affidarsi a persone sbagliate, con conseguenze che – in alcuni casi – possono costare persino la vita.
1. Curriculum e titoli
Il primo elemento da valutare è il curriculum del chirurgo. È iscritto all’Ordine dei Medici? Ha conseguito la specializzazione in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica?
A questo proposito, una recente sentenza della Corte di Cassazione di Milano ha stabilito che il titolo di chirurgo estetico può essere utilizzato solo da chi possiede effettivamente questa specializzazione. Un dettaglio fondamentale, spesso ignorato dai pazienti.
2. Attenzione ai social
Mai scegliere un chirurgo solo perché “piace” sui social. Il rischio di cadere nella rete della pubblicità ingannevole è altissimo, soprattutto quando si vedono interventi promossi come se fossero un prodotto in saldo. Ricordiamoci che, in Italia, la promozione di prestazioni mediche con logiche commerciali costituisce reato. Quindi, i social possono essere un buono strumento per incontrare il medico in modo virtuale a patto che le “indagini” del paziente proseguano verso la verifica dei titoli dello specialista
3. La prima visita
È indispensabile effettuare una visita preventiva con il professionista, per stabilire fin da subito un rapporto di comunicazione chiaro e trasparente, cucito sul proprio caso specifico. Ogni paziente è unico, e la medicina estetica deve essere intesa come medicina del benessere psicofisico, non come rincorsa all’emulazione di modelli irreali proposti dai social. Diffidate, quindi, da chi vi propone visite virtuali in call, la prima visita è una valutazione medica a tutti gli effetti ed è imprescindibile
4. La struttura
Altro punto cruciale: la location dell’intervento. Dove visita il dottore? Se la prima visita è orientata alla programmazione di un intervento chirurgico, bisogna informarsi sulla struttura in cui verrà svolto.
5. Fidarsi del chirurgo
Una volta verificata la professionalità del medico, è bene ricordare che la chirurgia estetica è il suo lavoro, non il nostro. Questo significa accettare anche che il chirurgo rifiuti alcune richieste se le ritiene non sicure o inappropriate. La capacità di dire “no” fa parte della serietà professionale.
L’empatia resta un elemento fondamentale: sentirsi ascoltati e compresi rafforza la fiducia reciproca e contribuisce a un percorso più sereno.
Noi di Infoestetica continueremo la nostra campagna di sensibilizzazione su tutti i canali a disposizione, affinché chi si affida alla medicina e chirurgia estetica possa percepire queste discipline per ciò che realmente sono: rami seri e rigorosi della scienza medica, ben lontani dai luoghi comuni che riducono il corpo umano a un semplice oggetto da modellare.