Clementino intervista - Infoestetica Magazine

Clementino. Tra musica e Cuore

Clementino. Tra musica e Cuore

IN BREVE:

  • Clementino sul palco di Taranto ‘una rotonda sul mare’
  • Romanticismo e musica, l’incontro con Madre Natura
  • L’artista e i suoi messaggi
  • La premessa del cantante napoletano
  • La scoperta di Clementino su Napoli e Taranto
  • Clementino da attore
  • ‘La iena’ e la collaborazione con Pino Daniele
  • Il rapporto e il contatto con il pubblico, le emozioni e i messaggi simbolici
  • La bellezza secondo Clementino

 

C’è del romanticismo nell’immagine di un palco che si staglia dinanzi a una rotonda sul mare. C’è del romanticismo perché pone insieme la bellezza, l’incanto e la musica che, all’unisono, rappresentano la meraviglia di cui l’uomo può godere e può rimanerne piacevolmente estasiato e ammirato.
In tale contesto, viene illustrato il concerto di Clementino che apre le porte a un Festival importante che si svolge nell’incantevole città dei due mari: Taranto.


Tra luci soffuse, la magnificenza del mare e la storicità dell’architettura posta dietro il palco, si colloca la musica che fa da scenario e sottofondo a questo spettacolo senza precedenti. Come una sorta di primo appuntamento, ove, in questo caso, vi sono gli uomini e Madre Natura.
Prima di prendere parte allo spettacolo, l’artista napoletano si è reso disponibile e ha risposto ad alcuni quesiti piuttosto importanti che vanno dalla musica alle rilevanti problematiche della nostra quotidianità. Una sorta di introspezione, un messaggio, un simbolismo e una lezione di vita che è stata enunciata da parte di Clementino sia con le risposte alle nostre domande che a suon di note e musica sul palco.


Intervista a Clementino


Prima di procedere con le domande, il noto artista napoletano tiene a premettere quanto di seguito riportato:
‘Io voglio solo dire una cosa prima: a volte le stelle si allineano. Io stavo preparando una canzone sulla storia di Napoli: dalla fondazione di Napoli, quindi dalla Sirena Partenope (secondo la leggenda) fino ai giorni nostri. Quando è stata fondata, la prima città con cui si è gemellata è Taranto, cioè Napoli si è gemellata con i tarantini. Dunque, la città partenope si gemellò con i Sanniti (Benevento) e con i tarantini. È un’alleanza storica e, questa sera, consolidiamo questa alleanza’

Taranto le dedica il benvenuto con l’apertura di questo Festival.


‘È fantastico anche perché non capita tutti i giorni di suonare con un’orchestra di 50 elementi ed è una cosa bellissima proprio perché si possono ascoltare i suoni della base che escono fuori. Noi rapper siamo sempre abituati a esibirci o con 2/3 componenti oppure con i deejay, per cui, quando arriva un’orchestra così, uniamo classico e moderno insieme. Per il resto, il rap è la poesia moderna, la poesia urbana e, quindi, sono certo che faremo un grande spettacolo’.

In vista dell’uscita del tuo film: com’è Clementino da attore?


‘Questo me lo devono dire le persone. È uscito ‘Uomini da Marciapiede’, un film che vede alla regia Francesco Albanese con Paolo Ruffini, Herbert Ballerina, Fioretta Mari, Pannofino, ecc. Io sono contento perché ho sempre sognato di fare l’attore comico e, provenendo da una città che di comicità ha molto da offrire (Totò, De Filippo, Troisi), mi hanno messo alla prova e, quindi, spero di aver onorato il teatro della mia città’.

Che panorama è quella di ‘Una rotonda sul mare’? È suggestivo come panorama..


‘È pazzesco e di notte ancora di più. Tant’è vero che questa sera dedicherò un pezzo a questa rotonda che si chiama ‘Mare di Notte’ ed è proprio una canzone che parla di due innamorati che guardano il mare di notte. Fantastico come questa cornice stupenda’

Clementino ‘la iena’: del pezzo inedito con Pino Daniele cosa ci sai dire?


‘Io ho avuto l’onore di conoscere il grande maestro Pino Daniele, di suonare con lui e di duettare con lui e siamo stati anche in studio. Abbiamo fatto due pezzi: uno è uscito nel mio album ‘Miracolo’ che si chiama ‘Da che parte stai?’ e, poi, abbiamo fatto un altro pezzo, però non sono io a decidere se e quando farlo uscire, in quanto è negli archivi della case discografiche. Vi posso dire che la genialità di Pino Daniele ha fatto un pezzo con un solo accordo e, questa cosa, soltanto un genio può farla’

Qual è il tuo messaggio per Taranto?


‘Non ho un messaggio solo per Taranto, io ho un messaggio per i giovani. Prima di tutto è quello di far avvicinare i giovani al teatro, per me molto importante perché se voglio fare l’attore e il rapper vorrà dire che dovrò impegnarmi sempre di più su questo obiettivo e, quindi, portare i giovani a teatro perché non vanno a teatro. Si recano solo per alcune cose, ma, seconde me, il teatro è da scoprire perché è un mondo infinito. Il messaggio è importante, è incredibile perché quando vai a teatro riesci a scoprire tante cose in quanto è tutto fatto nel ‘qui e ora’. Io sono una persona che legge tantissimo, potrebbe non sembrare perché sono uno scherza sempre, però io odio due persone: quelle che non leggono mai o quelle che non fanno mai i seri. Secondo me, una persona giusta è quella che sa ridere e sa essere seria quando bisogna essere seri e il teatro aiuta anche in questa cosa. Ho appena finito di leggere un libro di Jules Verne che è ‘Viaggio al centro della Terra’ (e ho completato tutti i libri di Verne) e devo dire che, dopo questo brutto periodo che stiamo passando che non è solo quello del Covid, ma anche quello degli stupri in Italia, di omicidi tra ragazzi coetanei, allora noi che siamo artisti, cantanti, attori credo che dobbiamo essere sempre in prima linea per il sociale e, quindi, dobbiamo far capire alle persone che non è questo quello che ci porta verso il futuro, se vogliamo arrivare verso il futuro perché ci sono tanti problemi da superare come: l’Ilva di Taranto e come tanti altri problemi che abbiamo anche nella mia stupenda città, per esempio la Terra dei Fuochi, ecc.

L’emozione di riprendere il suo intero repertorio e misurarsi con l’orchestra: qual è stata la cosa più emozionante?


‘La cosa più emozionante è quella di mettersi alla prova con un’orchestra che è abituata a fare anche altro, anche canzoni tradizionali. Io sono una persona che ama il crossover, quindi quando metti insieme cose diverse come per esempio il rap con un’orchestra (la quale può essere in grado di suonare qualsiasi cosa: Mozart, Rossini, ecc.) e questa è una cosa che, forse, fanno in America, ma in Italia, tranne qualche piccolo episodio, non si è mai visto uno spettacolo del genere. Non vedo l’ora di salire sul palco. Io sono uno che non si emoziona tanto prima di salire sul palco, però, devo dire che sono molto teso perché è una sfida con me stesso. Quest’anno ho fatto una tournèe di 50 date e sono state date fantastiche, ma devo dire che questa è la più difficile, ma se la portiamo a casa è la gioia più grande’

Quando Clementino sale sul palco cosa riesce a dare o a trasmettere al suo pubblico?


‘Tutto me stesso, anzi pure troppo molte volte. Me l’hanno sempre detta questa cosa. Mi hanno detto che io dono tanto, molte volte più del dovuto. Vorrà dire che doveva essere così e che la mia vita doveva essere così: donare per poi avere. Io, quando sono sul palco e vedo le persone sotto che mi salutano, che sorridono, che piangono, che ridono, impazziscono quando invento le rime all’istante in un freestyle e si emozionano, quello è un grande obiettivo perché alla fine cosa ti rimane di questo film che è la vita? Ti rimane quello che riesce a darti la gente, il bene che hai fatto e io spero di dare sempre bene e di riceverlo attraverso la musica’

Quindi, oltre che rapper potremmo definirti anche filosofo?


‘No, no, filosofo no, non sia mai. Non mi piacciono i filosofi. Io sono un filosofo di strada (ride ndr.)’

Qual è il segreto nascosto dietro al fatto di piacere tanto ai giovanissimi, ma anche alle altre generazioni?


‘Non so questa cosa. Forse perché ho fatto l’animatore nei villaggi dove ti insegnano la comunicazione, avere a che fare con tutti e mettere tutti allo stesso piano

Piaci tanto alle mamme - Ma esteticamente o..

ma sarà sicuramente a The Voice. Io ho questa cosa strana che mi è successa: mentre prima piacevo solo ai ragazzi per via del rap, ora nei concerti la gente è triplicata. Abbiamo fatto dei concerti da Milazzo a Verbania dove, comunque, il pubblico era di tutte le età e non è facile perché tu devi accontentare tutti. Forse, secondo me, l’equilibrio si chiama Clementino e, in qualche modo, sto riuscendo nel mio intento, ovvero quello di arrivare a tutti quanti

Per Clementino cos’è la bellezza?


‘Il sorriso è la bellezza - c’è anche altro? - Ecco: la verità è la bellezza. La realtà. Del resto, il rap vuol dire verità, in quanto quello che sei lo dimostri attraverso la musica’

Invece, esteticamente?


‘Esteticamente non posso dire nulla perché sembro Aldo Baglio di Aldo, Giovanni e Giacomo’