Carmen Russo intervista - Infoestetica Magazine

Carmen Russo. Maternità e vita oggi

Carmen Russo. Maternità e vita oggi

carmen-russo-mezzo-bustoIN BREVE

  • Carmen Russo intervista. Carriera, maternità, progetti
  • Pier Francesco Pingitore e Bruno Giordani gli incontri importanti nella carriera
  • La Storia D’Amore con Enzo Paolo Turchi, vita personale e lavoro con lui
  • IL Percorso difficile della Maternità
  • La linea cosmetica di Carmen Russo

Carmen Russo è una donna schietta, orgogliosa e sincera, ed è così che abbiamo imparato a conoscerla nel corso della sua carriera.
La nostra conversazione ci porta subito lontano, in un tempo in cui il talento scopriva le sue carte grazie a quei personaggi del mondo dello spettacolo italiano che ne hanno segnato la storia. “Paolo Villaggio, Pier Francesco Pingitore e Raimondo Vianello sono stati per me fondamentali” esordisce Carmen. Il Nostro Paese era a cavallo degli ’80, il periodo “d’eccellenza per chi voleva fare gavetta”. Il suo racconto cita Brando Giordani, allora direttore di Rai Uno, uomo poliedrico e grande professionista a cui attribuisce il merito di averla lanciata in Rai con Domenica In. La storia d'amore e professionale con Enzo Paolo Turchi, il percorso difficile della maternità poi coronata dalla gioia più grande, e un'esistenza vissuta con intensità.  

Da dove nasce la sua carriera?

Nasce a 14-15 anni, in quegli anni c'erano i concorsi di Miss Italia che andavano per la maggiore. Vivevo a Genova e venne Paolo Villaggio a girare un film. Mi chiamarono a fare una piccola parte. Successivamente, terminata la scuola iniziai a fare provini. Furono determinanti per me in quegli anni anche Sandra Mondaini e Raimondo Vianello, mi proposero il ruolo della “ragazza avvenente”. Nel 1983 il Bagaglino feci tre spettacoli con Oreste Lionello. Conobbi Enzo Paolo in quanto avevo la necessità di avere un coreografo (al tempo era così, il balletto aveva un ruolo molto importante). Iniziammo questa collaborazione d’estate. Da lì iniziai Drive in. Erano anni molto importanti per l’Italia, c’era una buona gavetta.

Se potesse eleggere un mentore, chi sarebbe?

Ce ne sono stati tanti, Pier Francesco Pingitore sicuramente, Enzo Paolo è ovvio…(ride) Brando Giordani era un direttore di Rai Uno, giornalista molto preparato che fece dei programmi molto innovativi, con lui feci Domenica In, e ovviamente Fellini e Tognazzi.

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La storia con Paolo è stata intensa sia sul piano personale che artistico. Qual è il vostro segreto?

Siamo stati fortunati a trovarci. Il nostro rapporto si basa su delle fondamenta serie, non c'erano secondi fini, soltanto il piacere di stare insieme e questo ci ha condotti ad una vita piena, non ci sono segreti ma congiunture storico-artistiche.

Il rapporto con la maternità è stato difficile?

È stata una maternità desideratissima, con anni e anni di tentativi. Ad un certo punto decisi di ricorrere alla fecondazione assistita. Ho sempre detto che nostra figlia è il più grande successo della nostra carriera e della nostra vita, il coronamento della mia vita e della storia con Paolo. Di cose ne abbiamo fatte sia in Italia che in Spagna, in Sud America…ma nostra figlia è decisamente la migliore!

Che cos'è per te la Bellezza?

La Bellezza per me è uno stato d’animo, è sentirsi in armonia con sé stessi essenzialmente, quando una persona sta bene con sé stessa sta bene anche con gli altri. La Bellezza non è soltanto un canone estetico, è il curarsi in generale, l'alimentazione e lo sport sono determinanti.

E al riguardo della Chirurgia Estetica….

Sicuramente ci sono dei casi in cui è necessaria per risolvere problemi psicologici importanti, c’è poi un ricorso alla chirurgia eccessivo, ed in quel caso credo sia determinante l’etica del dottore e di chi la richiede.
Sono a favore anche della Chirurgia Trasformativa qualora sia volta a risolvere, come detto, problemi  di natura psicologica. Credo che per quanto riguarda le ragazze che si rivolgono al Chirurgo Estetico il ruolo della mediazione familiare sia decisivo.

I Social hanno un ruolo importante, cosa pensi del rapporto che hanno con il mondo dello spettacolo?

I Social omologano tutto. Le nuove generazioni finiscono col credere che se una ha successo per il suo aspetto, lo avranno anche le altre. Anni fa si puntava all’unicità. Sussiste una divulgazione dell’apparire e non dell’essere, ormai c'è uno stile di vita che ha come cardine soltanto l’immagine. Apparire è un biglietto da visita importante…ma quanto è veloce l’impatto che grazie all'immagine si può conquistare tanto è veloce finire nel dimenticatoio.

Tempo fa hai dichiarato “Un giorno avrei piacere di vedere realizzato un reality sulla mia vita e la mia famiglia”

Quando l’ho detto c’era in progetto di realizzare una docu-fiction con delle pillole di “personaggi comuni ma non troppo comuni” (ride)

C’è qualcosa che vorresti realizzare ancora nella tua carriera?

La risposta potrebbe suonare scontata, diciamo che un’artista è sempre in gioco, cerca di stare sempre in campo. Già il fatto che dopo 40 anni sono ancora qui mi fa piacere…quindi non ho delle pretese particolari. L’importante è continuare a lavorare con professionalità.

Poi, la passione porta sempre nuovi progetti. Negli ultimi anni ho creato un brand su una linea di cosmetici, inizialmente per gioco, poi c'è stato un investimento. Ho un grande seguito di donne quindi produco, testo e le distribuisco. Ho una distribuzione personale per centri estetici e ho un vero e proprio e-commerce.