Cambiare colore degli occhi: metodi e rischi. Il parere dell'esperto
Cambio colore occhi. È sicuro?
Cambiare colore agli occhi sembra essere l'ultima tendenza in fatto di chirurgia estetica. I recenti casi rimbalzati sulla cronaca nazionale, che hanno visto protagonisti alcuni personaggi famosi, hanno attirato l'attenzione dei più curiosi e quella che fino a ora era considerata una pratica di nicchia è diventata ben presto l'oggetto del desiderio - se così si può dire - di molte persone.
Oggi per cambiare il colore degli occhi si ricorre a tre differenti metodi - chirurgia implantare estetica dell'iride, depigmentazione dell'iride con laser e cheratopigmentazione - pratiche che vengono eseguite anche in alcuni centri italiani specializzati. Ma su questa nuova tendenza gli oculisti e i medici chirurghi frenano gli entusiasmi. "Si tratta di un'operazione chirurgica a tutti gli effetti, della quale io sono assolutamente contrario", ha spiegato il dottore Giuseppe Sebastio, specialista in oculistica e chirurgia refrattiva. Eppure, nell'ultimo periodo le richieste per cambiare il colore degli occhi sono aumentate e le tecniche si stanno già evolvendo.
Qual è la tecnica del momento?
Tra i diversi metodi, quello che sta andando per la maggiore è un intervento che va ad agire direttamente nello spessore della cornea, quindi sulla parte esterna dell'occhio. Si opera con un laser a femtosecondi, lo stesso laser che usiamo per fare la Lasik e la Smile, tecniche di chirurgia refrattiva per correggere i vizi refrattivi come miopia, ipermetropia e astigmatismo.
Come funziona l'intervento di cambio colore occhi?
Vado a creare nello spessore corneale una "tasca", nella quale si va a inserire il pigmento del colore che il paziente decide. In questo modo tale il pigmento si sovrappone al colore dell’iride determinando un cambiamento. Ma da un punto di vista medico – pur comprendendo il business – allo stato attuale non parliamo di interventi sicuri. Non esistono studi a lungo termine sugli effetti collaterali.
Quali sono i dubbi?
Primo problema: che fine fa questo pigmento? Rimane in questa sorta di "tasca" all’interno della cornea o viene assorbito e/o si sposta? Secondo: si agisce su un organo che è nato per essere trasparente e invece si va ad alterare la sua caratteristica. È trasparente perché i raggi della luce attraversandola passano attraverso la pupilla e devono arrivare sulla retina. Quindi, per esempio in una situazione notturna, la pupilla si allarga per permettere a una maggiore quantità di luce di entrare ma se vi è alterazione della trasparenza periferica, i raggi più esterni saranno anch’essi alterati. Terzo: nell’eventualità che il paziente debba sottoporsi a un controllo del fondo dell’occhio per l’analisi della retina, ci sarà una difficoltà nell’esame diagnostico.
Dunque, la conclusione è che ci sono solo "contro" in questa pratica oculistica?
Onestamente non abbiano una casistica a lungo termine che ci dia sicurezze; quindi, andare a alterare la trasparenza di un organo, che di base dovrebbe essere trasparente, non mi piace per niente. Allo stato attuale delle cose, io non sono d'accordo su questo tipo di interventi. Se un domani ci saranno metodi che garantiscono sicurezza e zero rischi allora sarò aperto all'idea. Con il tipo di tecniche che ci sono ora, no.
In Italia si fanno interventi di questo tipo?
So che già lo stanno facendo in Italia in alcuni centri a Roma. Ma ribadisco, è opportuno avere prima un riscontro di casistiche e letteratura per avere la sicurezza che questa pratica non comporta danni. Allo stato attuale una garanzia a lungo termine non c'è.
Fuori dall'Europa si opera diversamente? Ci sono garanzie?
Esistono altri tipi di interventi per il cambio di colore agli occhi, ma sono vietati in Italia e, per quanto ho visto, comportano tutti seri problemi. Per esempio, la parte colorata dell'occhio, l'iride, quella che si allarga e si stringe in base alla luce, ha una sua colorazione in base alla quantità di melanina (quindi l'occhio con più melanina risulta marrone, quello con meno melanina azzurro). È possibile inserire davanti all'iride, entrando nell'occhio – che quindi viene aperto con un tagliente - un diaframma del colore preferito. Così facendo l'occhio cambia colore, non vedo più l'iride ma questo diaframma. Ecco, ho visto casi di gente che, a seguito di questo tipo di interventi, ha avuto problemi gravissimi: dall'aumento della pressione dell'occhio, all'irritazione/infiammazione dell'occhio (le uveiti), scompensi corneali fino alla cataratta. Qualcuno ha anche provato a utilizzare il laser per schiarire il colore dell'iride, depigmentandola, peccato però che questo pigmento può andare a finire dove non deve essere, provocando danni. L'occhio è un organo dinamico con liquidi che circolano. Dove vanno queste particelle? E anche in questo caso torniamo ai rischi: glaucoma, infiammazioni etc.