Calvizie e alopecia: come risolverle con la medicina rigenerativa
IN BREVE:
- Calvizie e alopecia: la Medicina Rigenerativa è la soluzione
- L’Alopecia androgenetica femminile , famosa per il caso Will Smith/Chris Rock agli Oscar, colpisce molte donne
- La Medicina Rigenerativa può essere associata anche all’intervento di autotrapianto capelli
Calvizie e alopecia sono patologie con le quali milioni di italiani combattono ogni giorno. Quanto avvenuto agli Academy Awards - dove Will Smith ha schiaffeggiato il conduttore per una battuta sulla moglie affetta proprio da alopecia - ha riportato l'attenzione su queste problematiche.
Oltre all'inestetismo, calvizie e alopecia rischiano di diventare un problema psicologico serio per le persone, ma la scienza viene incontro ai soggetti che ne soffrono con una disciplina innovativa e soprattutto efficace: la chirurgia rigenerativa. In pochi sanno, infatti, che curare questo tipo di patologie è possibile con la medicina rigenerativa. Un metodo nuovo che lambisce la sfera estetica e del quale abbiamo parlato con il dottor Ciro De Sio, chirurgo plastico tra i primi a operare in questo campo in Italia.
Rinfoltire e rigenerare i capelli
Anche i più scettici dovranno ricredersi. La chirurgia rigenerativa è in grado rafforzare e rinfoltire i capelli in modo sicuro ed efficace con risultati visibili nell'immediato. A partire dal bulbo pilifero - presente in altre parti della testa - che viene utilizzato per generare altri follicoli in grado di rinfoltire il cuoio capelluto e prevenire addirittura la caduta. "Si tratta di un intervento in sala operatoria effettuato in anestesia locale", ha spiegato il dottor De Sio illustrando l'operazione della durata di poche ore. Un intervento poco invasivo che non necessita di anestesia totale ma solo di un'iniezione locale.
In cosa consiste l'operazione di chirurgia rigenerativa ce lo ha spiegato nel dettaglio il dottor Ciro De Sio: "Con una matita dermografica si segna l'area cutanea dove preleviamo gli innesti poi si procede con l'anestesia locale. Il passaggio successivo è lo scrubbing dell'area segnata e che preleveremo per togliere lo strato corneo (le cellule morte della pelle, ndr) che non serve". Successivamente viene utilizzato un piccolo punch per il prelievo e poi l'area incisa viene richiusa con un filo sottile, che si riassorbe naturalmente.
La fase successiva riguarda il trattamento degli innesti, che vengono processati in un macchinario innovativo che li rigenera. "Gli innesti vengono messi nel dispositivo - prosegue De Sio - insieme a soluzione fisiologica e poi l'azione dell'apparecchio permette la frammentazione degli innesti da utilizzare successivamente". Il fulcro di questa tecnica mini invasiva è proprio questo: grazie al metodo rigenerativo gli innesti si frammentano creando nuova linfa per il cuoio capelluto: "Il prodotto finale, una soluzione rigenerativa, viene prelevato in siringhe e infiltrato nella cute. Il paziente non sente assolutamente alcun dolore e questo ci permette di lavorare agevolmente e in poco tempo".
E i risultati parlano da soli. Questa innovativa tecnica consente di favorire la ricrescita dei capelli, inspessire i capelli aumentandone la resistenza, stimolare la ricrescita e addirittura ridurre i fenomeni infiammatori che interessano il cuoio capelluto.