Bianca Guaccero. Venezia, la RAI e il rapporto con il mio corpo - Infoestetica Magazine

Bianca Guaccero. Venezia, la RAI e il rapporto con il mio corpo

Bianca Guaccero. Venezia, la RAI e il rapporto con il mio corpo

IN BREVE

  • Bianca Guaccero, Bob and Weave presentato a Venezia 80, il cortometraggio contro il bullismo
  • Estetica ed immagine di sé, la versione di Bianca Guaccero
  • La chirurgia estetica dovrebbe essere conservativa invece che trasformativa
  • Liberi tutti torna in RAI dal 23 ottobre

 

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Bianca Guaccero. “Un'artista impegnata nel sociale con uno sguardo rivolto al futuro”

 

Bianca Guaccero ha portato a Venezia 80 il corto di cui è protagonista, Bob and Weave. Ancora una volta il cinema si attesta come strumento per sensibilizzare l’opinione pubblica, e questa volta lo fa partendo da temi delicati come bullismo e cyberbullismo, ne abbiamo parlato proprio con lei.
Al nostro incontro, l’attrice si è rivelata sin da subito come una donna schietta ed autentica che ha affrontato uno dei temi più caldi e complessi della società contemporanea. Bianca ha saputo incarnare nel film la sintesi di quella volontà di riscatto che anima tutti noi in una società troppo spesso vittima del nichilismo e dei disvalori. Lei stessa ne ha pagato il prezzo dopo gli attacchi hater di natura verbale che ne hanno rafforzato l’identità invece di frantumarla. Nel film che racconta, si combatte il bullismo abbracciando lo sport come deterrente nelle devianze giovanili, messaggio ribadito dalla stessa Bianca in un'ottica di crescita ed inclusione sociale, uno “strumento” pedagogico che guarda al futuro delle nuove generazioni.

Bianca Guaccero entra in osmosi con il film, specialmente quando ci racconta di essersi sottoposta ad un trading di due giorni con il campione olimpico Altamura imparando le mosse che tutti noi siamo invitati a mettere in campo contro la prevaricazione. Ed è fuor di dubbio che quel tentativo di “urlare" cercando di arrivare a più cuori possibili, come lei stessa ha tenuto a precisare, non mancherà di arrivare all’anima di chi guarderà il film, così come è arrivata a noi l’autenticità con la quale riesce a raccontarsi senza remora alcuna. Una genuinità che, come uno specchio, riflette il suo corpo di cui è fiera paladina di una libertà estetica che non vuole uniformarsi ai canoni sociali. E, quando le chiediamo cosa pensa della chirurgia estetica, il tono si fa serio ad evidenziare l'importanza del nostro focus editoriale mettendo in luce la delicatezza di un argomento a volte scivoloso.
Dovremmo tutti ripensare insieme il futuro su quel viatico di "redenzione sociale" che Bianca ci ha invitato a raccogliere, e di certo lo faremo come realtà editoriale che ascolta tutto ciò che si muove con il cuore.

A Venezia 80 hai presentato il corto Bob and Weave qual è il messaggio che avete voluto dare con il film?

“Il messaggio principale è la lotta al bullismo e cyberbullismo cercando attraverso lo sport di fornire una alternativa un antidoto alla rabbia e alla violenza in tutte le sue forme”. 

Sei mai stata vittima di bullismo?

“Ho avuto a che fare con il bullismo verbale recentemente,troppo spesso non si riesce a comprendere quanto potere abbiano le parole. Io sono una donna di 42 anni bene o male una mia identità me la sono costruita. Se penso alla realtà dei ragazzi giovani e all'impatto che questo può avere rabbrividisco. È facile dire..non ci pensare…sono solo parole, ma le parole restano e la storia ci racconta che spesso siamo andati a finire molto male”.

Hai dichiarato che il personaggio che interpreti in Bod and Weave è stato per te complesso perché?

“Si lo è stato in quanto era la prima volta che interpretavo un insegnante di Box, è stata una scelta che mi ha messo nelle condizioni di dover studiare insieme al campione Europeo Emanuele Bladamura. Ho dovuto imparare mosse e tattiche le più verosimili possibili in 2 giorni è stato molto difficile da farsi”.

Quale rapporto hai con Il tuo corpo e la tua immagine?

“Ho cominciato veramente a prendermi cura del mio corpo in tarda età grazie allo sport poiché sappiamo che con gli anni il metabolismo cambia.Ho iniziato ad adottare uno stile di vita sano attraverso l'alimentazione e considerato che anche l'occhio vuole la sua parte…(ride) ogni mattina mi alleno per mantenere una struttura muscolare forte. Ho iniziato a scoprire lo sport come una forma d'amore”.

La nostra rivista promuove una comunicazione etica legata alla chirurgia estetica.Cosa ne pensi delle due discipline?

“Lo ritengo un argomento importante e allo stesso tempo delicato,in quanto bisogna fare attenzione. È necessaria a mio avviso una maggiore informazione in quanto spesso la gente ha paura. Vediamo in giro delle chirurgie estetiche talmente trasformative che spesso non riconosciamo neanche le persone che guardiamo…preferisco comunque la chirurgia estetica conservativa piuttosto che quella trasformativa”.

Ti dicevo medicina etica e sociale alla quale noi poniamo molta attenzione in quanto i nostri professionisti si occupano anche di Oncoestetica cosa ne pensi?

“Credo che sia davvero qualcosa di veramente rilevante ed importante e vi faccio i complimenti per questo”.

Hai mai effettuato interventi di chirurgia estetica?

“No, sono concentrata sullo sport ..poi non si sa mai fin quando la natura mi sorregge… (ride) cerco di mantenermi in forma con lo sport, come ti dicevo”.

Nel futuro ci sono progetti importanti tornerai a condurre in Rai con Liberi Tutti.

“Si. È un programma nuovo, credo che non sia stato fatto in nessun Paese del mondo una trasposizione televisiva delle Escape Room saremo dei pionieri in tal senso. Sarà una trasmissione molto complessa nella sua messa in opera ma credo che sarà un’occasione per divertirci e far divertire. Ci sarà poi una squadra di eccezione come Peppe Iodice e i Gemelli di Guidonia degli artisti a tutto tondo”.