Personaggi
La conduttrice Paola Perego, reduce dai successi Rai di Superbrain e Non disturbare, sembra non temere il passare degli anni: il tempo scorre ma lei mantiene inalterati la sua bellezza e il suo fascino. Capiamo quali sono i suoi segreti e il suo rapporto con la medicina/chirurgia estetica…
• Ho ridotto il seno perché non mi sentivo a mio agio con un décolleté generoso. Bisogna ricorrere al bisturi solo quando si vive un reale problema con se stessi
• Non tornerei più dal chirurgo perché ho paura di rischiare la vita
• Da ragazza non mi piacevo. Con il tempo ho imparato ad accettarmi
• Il mio segreto di bellezza? Sentirmi giovane dentro ed avere ancora tanta voglia di fare
• Non ho una routine particolare. Sono una persona pigra ed incostante ma mi piace sperimentare. Un esempio? Il midollo di bue sciolto sui capelli
• Per curare la pelle faccio la biostimolazione con l’acido ialuronico
• A tavola amo i sapori semplici. Mi rilasso facendo yoga
• A breve la seconda stagione di Non disturbare
• Come reality condurrei di nuovo solo La Talpa
52 anni e non sentirli. Paola Perego è già nonna del piccolo Pietro ma dentro ha l’energia di una ragazzina, con tanta voglia di fare e di scoprire. La bella conduttrice è reduce dal successo di Superbrain, il programma dedicato alle grandi menti, targato Raiuno, che quest’anno è giunto alla sua quarta edizione, e adesso sta preparando la seconda stagione di Non disturbare, una vera chiaccherata tra donne, dove regala al pubblico la parte più vera ed intima delle vip. D’ altronde Paola è così. Una donna tra le donne che ama raccontare il mondo femminile in tutte le sue sfaccettature. In oltre trent’anni di onorata carriera ha fatto di tutto. Spaziando da Rai a Mediaset ha condotto un reality, è stata alla guida di diversi programmi di intrattenimento e con le sue toccanti interviste ha raccontato storie di vita vera.
Nonostante il passare del tempo, rimane una donna sempre bellissima e affascinante. L’abbiamo raggiunta al telefono per farci raccontare i suoi segreti e come vive oggi il rapporto con il suo corpo.
Paola, lei ha fatto una scelta in controtendenza rispetto a tante sue colleghe. Ha scelto di ridurre il seno invece di aumentarlo. Come mai?
«Credo che chi ha un décolleté generoso ne deve andare fiero e deve avere il piacere di indossare vestiti scollati, aderenti che possano metterlo in evidenza. Io non ero così. Ho passato la mia vita a nasconderlo. Quando facevo la modella e sfilavo avevo pochissimo seno. Poi con le gravidanze ho acquistato taglie in più, sono arrivata a portare una quinta di reggiseno ma non mi sentivo affatto a mio agio, al punto tale che andavo in onda con delle fasce contenitive. Inoltre avevo una serie di disagi quotidiani, come i dolori alla schiena e alle spalle, la difficoltà di trovare delle camicie che potessero andarmi bene, per cui alla fine ho deciso di operarmi».
Secondo lei quindi bisogna ricorrere al bisturi solo quando c’è un reale problema?
«Si, assolutamente. Credo che dal chirurgo plastico bisogna andare solo quando è veramente necessario, quando si vive un forte disagio o si ha un difetto talmente importante per cui si vive male il rapporto con il proprio aspetto. Poi dipende anche dall’età».
Tornerebbe oggi dal chirurgo plastico per aggiustare qualche altra parte del corpo che non le piace?
«Alla mia età mi rifarei tutta ma sono molto frenata dalla paura di finire sotto i ferri. Molte di queste operazioni estetiche vengono fatte in anestesia totale e una percentuale di rischio c’è sempre. Non posso mettere in pericolo la mia vita per un difetto fisico che non mi piace più di tanto. C’è anche da dire che con il tempo ho imparato ad accettarmi per quella che sono. Sono consapevole che il tempo passa e che non si può fermare con la chirurgia, anzi a volte le donne rifatte sembrano addirittura più vecchie di quello che sembrano».
Passano gli anni ma lei è sempre più bella. Non sarà mica una di quelle che dice che a 50 anni è meglio?
«Assolutamente no! È meglio a 20, 30 anni perché senti meno la fatica, recuperi più velocemente ed hai una pelle spettacolare che non torna più neanche con la chirurgia o la medicina estetica. Mi sento di dire che a livello fisico il paragone con le ragazze più giovani non regge ma a livello mentale preferisco il presente, nel senso che con gli anni ho acquisito sicurezza e consapevolezza. Dei miei 20/30 anni ho mantenuto l’entusiasmo per la vita. Ho le rughe e i segni come tutte le donne del mio tempo ma mi sento una ragazzina dentro, ho ancora quella luce negli occhi che mi fa sentire giovane, con tanta voglia di fare e di scoprire. Credo che questa energia conti tantissimo perché la vera bellezza è un mix di quello che abbiamo dentro e di quello che appare esteriormente. Se una persona è sempre triste, arrabbiata, cupa, sembra anche più brutta di quello che magari è realmente».
Qual è quindi il suo rapporto con lo specchio?
«Oggi è un rapporto sereno. Ci sono delle mattine che mi guardo allo specchio e mi metto paura ma ci scherzo su. In passato invece non mi piacevo per niente e mi trovavo mille difetti. Con il tempo mi sono accorta che il mio era solo un problema psicologico».
Ha una routine di bellezza?
«In realtà no, sono una persona pigra e incostante. Non sono una di quelle che tutti i giorni trova il tempo per dedicarsi a se stessa. A volte mi dimentico persino di passarmi la crema sul viso! Poi però mi prendo un weekend e faccio tutto. Sono una persona curiosa e mi piace sperimentare. In passato infatti mi preparavo da sola le creme e le maschere di bellezza. Adesso molto meno perché non ho più tempo. L’esperimento più riuscito è stato il midollo di bue preso in macelleria, sciolto nel pentolino e messo sui capelli. L’odore era terribile ma la chioma dopo il trattamento era lucente e morbida. Lo consiglio!»
E le gambe? Qual è il segreto per mantenerle così magre e toniche?
«Le gambe lunghe e snelle sono un regalo di mio padre, perché mia madre le aveva corte. Cerco di mantenerle facendo movimento. Per tanto tempo ho fatto palestra, pesi, gyrotonic ed ora invece mi sono appassionata allo yoga».
Ha mai fatto qualche trattamento di medicina estetica?
«Si. Regolarmente faccio la biostimolazione con l’acido ialuronico per idratare in profondità la pelle. Le creme, anche quelle più costose, secondo me sono efficaci fino ad un certo punto. Con questo trattamento invece mi trovo benissimo e il mio viso torna luminoso e fresco. Io credo molto nel curare la pelle più che le rughe, nel senso che mantenere un aspetto della cute giovane è più importante di avere una ruga in meno, ti fa sembrare sicuramente meno vecchia!»
A tavola come si comporta? Segue delle regole o è una buona forchetta?
«Sono anche qui molto altalenante. Normalmente mangio poco e in modo molto semplice. Non amo i cibi particolarmente conditi e i sapori forti. Adoro la pasta in bianco, la carne cucinata con poco olio. Poi però se vado a cena fuori con gli amici mi concedo volentieri due fette di tiramisù perché non sono una che rinuncia».
Essere nonna la spaventa?
«Assolutamente no! Quando è nato il mio nipotino Pietro tutti mi dicevano: “ma ti offendi se ti chiamo nonna?” ed io rispondevo: “ma perché? Lo sono. Non è che se non vengo chiamata nonna ho 25 anni!”. Io sono pazza di Pietro. È un prolungamento di mia figlia…»
Dopo la chiusura di Parliamone Sabato per le presunte frasi sessiste nei confronti delle donne dell’est, ha risalito la china con altri due programmi Superbrain e Non disturbare. In che fase della sua vita professionale si trova in questo momento?
«Sono molto serena adesso. Non è stato facile. Pensavo addirittura di abbandonare questo lavoro. Quella brutta esperienza mi ha insegnato a prendere il mio lavoro con molta più leggerezza. Per me i problemi di lavoro non sono più problemi. Mi sono resa conto che non opero a cuore aperto, non salvo vite ma faccio televisione e intrattengo il pubblico. Le cose che veramente contano nella vita sono la famiglia e gli affetti più cari. Tutto il resto passa in secondo piano».
Non le manca il rapporto quotidiano con il pubblico?
«No. Ce l’ho quando vado in giro per strada. La gente mi vuole bene e lo percepisco tutte le volte che incontro qualcuno che mi ferma. Per quanto riguarda la televisione ormai voglio lavorare solo se c’è un progetto che mi entusiasma, che posso fare mio, altrimenti non devo essere in video per forza. I programmi che conduco riesco a farli miei perché veramente ci credo. Amo le sfide, amo cambiare genere e mettermi alla prova in cose diverse».
Progetti futuri?
«Stiamo preparando una nuova edizione di Non disturbare e sono molto felice perché è un programma che amo molto, dove riesco a tirare fuori il lato più umano di ogni donna famosa che intervisto, mettendo per un momento da parte la sua vita pubblica. La gente dà per scontato che, siccome siamo personaggi noti, siamo esenti da tutta una serie di problemi. Non è così, siamo donne normali anche noi, con le nostre fragilità e insicurezze. È questo lato più intimo che mi piace raccontare, perché non emerge quasi mai. Per questa nuova edizione mi piacerebbe poter intervistare la giornalista sotto scorta Federica Angeli oppure Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana andata nello spazio. Vediamo se ci riesco!»
Condurrebbe un altro reality oltre a La Talpa?
«No. La Talpa mi piaceva perché era un reality game ed è stato anche l’unico nel suo genere. In tantissimi vorrebbero rivederlo in televisione e sinceramente anche io. Se me lo proponessero lo condurrei di nuovo e magari mi piacerebbe tornare ad avere una inviata donna perché con le donne si lavora meglio se c’è sintonia».