Alimentazione

Dieta anticellulite efficace: consigli della dr.ssa Anna Rana, nutrizionista

Combattere la cellulite a tavola con i cibi giusti ed uno stile di vita al top!

In Breve


• Per una dieta anticellulite efficace basta limitare alcuni alimenti e preferirne altri. Ne abbiamo parlato con la nutrizionista dr.ssa Anna Rana a Caserta
• Il sale è il migliore amico della cellulite ma attenzione: non solo sale da cucina, bisogna stare attenti a cosa si mette nel carrello
• Per combattere la cellulite bisogna partire dallo stile di vita, meglio se si agisce da subito sulla ritenzione idrica

Comincia il conto alla rovescia verso il momento del confronto più odiato da ogni donna: quello con cellulite e chili di troppo in vista della prova costume. Tra i due, la più ostinata è sicuramente la cellulite, condizione assai comune e difficile da risolvere.
Una dieta anticellulite efficace prevede una quantità idonea di cibi dal potere drenante e disintossicante. La dr.ssa Anna Rana, nutrizionista, risponde ad alcune domande su come combattere la cellulite con l’alimentazione, quali cibi evitare, come selezionare gli alimenti da mettere a tavola e come creare una ricetta a prova di costume!

Che cos’è la cellulite? Chiederselo è importante per correre ai ripari

«La cellulite è un deposito di acqua e grasso che si forma tra la cute ed il tessuto sottocutaneo» specifica la dr.ssa Rana - «Le zone del corpo più colpite sono quelle dove abbiamo maggiore circolazione sanguigna e gonfiore dei lipociti. Il tessuto connettivo coinvolto perde la sua elasticità e la pelle assume il classico aspetto a buccia d’arancia»

Quindi la cellulite non dipende dal sovrappeso ma possono averla anche donne magre?

«Non è sempre correlata al peso corporeo e bisogna distinguerla dalla ritenzione idrica.
Quest’ultima è un accumulo di liquidi in parti specifiche del corpo quali glutei e gambe, ed è diretta conseguenza di uno stile di vita malsano caratterizzato da poca attività fisica e consumo di molti prodotti raffinati e industriali. Quando il corpo non riesce ad eliminare le tossine in eccesso si forma la ritenzione idrica che può trasformarsi in cellulite».

Quali sono i cibi da eliminare per prevenirla?

«Sicuramente i prodotti industrializzati come gli insaccati o cibi molto raffinati, a livello macroscopico è importante limitare il consumo di sale. Con ciò non si indica solo il sale aggiunto alle pietanze, ovvero il cloruro di sodio, ma anche quegli alimenti che contengono glutammato monosodico che si trova in natura ed è usato molto nelle industrie alimentari. Secondo l’OMS il consumo di sale non dovrebbe superare i 3-4 grammi al giorno e sarebbe preferibile utilizzare quello integrale.
Un altro elemento da tenere in considerazione è il potassio che riesce a controllare l’apporto di liquidi alle cellule e drenare quelli in eccesso. Un alimento molto ricco di potassio, tra l’altro reperibile in questa stagione, è l’asparago».

Noi italiani siamo grandi consumatori di pasta, quanto incide il sale che mettiamo nell’acqua di cottura?

«La pasta già è un alimento raffinato ed industriale, fa parte della nostra cultura ed è giusto continuare a consumarla, tuttavia sarebbe da preferire quella integrale. Anche il sale aggiunto all’acqua fa parte della nostra tradizione culinaria, tuttavia qualora si riuscisse ad evitarlo sarebbe meglio. Limitare il sale non solo giova a prevenire la cellulite ma anche il rischio di ipertensione e patologie cardiovascolari».

Parliamo di pane, altro alimento immancabile sulle nostre tavole. Una sola fetta di pane comune, arriva a contenere il fabbisogno quotidiano di sale. È vero?

«Ribadisco che l’OMS consiglia un consumo massimo di 3-4 gr di sale al giorno ed il pane ne è ricchissimo. Si dovrebbe preferire quello integrale sciapo, come accade in molte regioni quali Umbria e Toscana. Ancora meglio se consumato tostato».

Quali cibi si dovrebbero consumare in una dieta anticellulite?

«Verdura sia cruda che cotta per contrastare l’accumulo di liquidi, da preferire quella a foglia verde che ha notevoli proprietà antiossidanti. Il pesce, ricco di Omega 3, è da preferirsi alla carne. Frutta a guscio come noci e mandorle per spuntini e merende e, in generale, cibi preferibilmente integrali. Tutti gli agrumi in quanto ricchi di vitamina C perché migliorano l’azione del collagene quindi l’elasticità della pelle, zenzero che aiuta la digestione e il metabolismo. È importantissimo bere tanta acqua lontano dai pasti. Più le cellule sono disidratate più si creano rughe per la pelle e ritenzione idrica. Bere molta acqua facilita la rimozione delle tossine idrosolubili. Sarebbe buona abitudine berne circa 500 ml ogni mattina mezz’ora prima della colazione per attivare l’organismo e risvegliare l’intestino, e 1,5/2 litri nell’arco della giornata. Durante i pasti basta a malapena un bicchiere».

Ci fa l’esempio di una giornata tipo?

«Colazione: frullato di frutta con pochi grassi (ananas, mela) e semi di lino
Pranzo: pesce e verdura (lattuga, rucola, sedano) e riso integrale
Spuntino: yogurt magro, una manciata di frutta secca o un frutto (arancia)
Cena: sandwich di pane integrale o di segale con avocado e arrosto di pollo o, comunque, carne magra».

Parliamo di integratori. Ne esistono di tutti i tipi e per ogni scopo. Si tratta di una moda o di un aiuto reale?

«È vero, ci sono tantissimi integratori in commercio, alcuni più o meno validi. Va bene utilizzarli purché associati ad una corretta dieta e attività fisica. L’efficacia dipende dal tipo di integratore, in linea di massimo sono da preferire quelli di origine naturale - io ne utilizzo uno a base di estratti vegetali ananas papaya ippocastano betulla mirtillo-. L’ananas, in particolar modo, è ricca di sali minerali come potassio e manganese, e contiene la bromelina che ha un’azione decongestionante che stimola fortemente il drenaggio ed è utile anche per pazienti con insufficienza venosa. Meglio ancora se si tratta di integratori da disciogliere in acqua e bere nell’arco della giornata».

Ci consiglia una ricetta?

«Bevanda: 500ml di acqua in una brocca con zenzero, 10 foglie di menta, cetriolo a fetta.
Far riposare una notte intera e bere la mattina mezz’ora prima della colazione».

di Teresa Peccerillo