Anna Falchi. "La Bellezza dà più potere dei soldi"
Sembra davvero vivere “una seconda giovinezza”, l'attrice e showgirl Anna Falchi questo mese a viso aperto sulle nostre pagine. Un incontro genuino, cangiante come i mille colori che hanno caratterizzato la sua carriera. Da quel “talent scout unico ed irripetibile quale è stato per me Maurizio Costanzo e che mi ha spinto ad intraprendere la strada del Cinema” all'incontro con Fellini e Dino Risi. “La Bellezza è per me una fonte di Potere che a volte può influire più del denaro” ci tiene a ribadire. Sull'importanza della Chirurgia Estetica non ha dubbi: “è molto importante se la si inserisce in un contesto di Prevenzione a lungo termine, devono sempre prevalere l'equilibrio e la moderazione”. Al riguardo ha tenuto a precisare: “Non prendo ormai il sole da 20 anni, invecchia la pelle anche se è molto importante per il fabbisogno di vitamina D”.
“I sogni nel cassetto sono ancora molti anche se ora porterò a termine la Stagione de i Fatti Vostri e non ho intenzione per ora di iniziare un nuovo ciclo di vita cinematografica”.
Come nasci artisticamente?
Sono 32 anni che lavoro, ho iniziato giovanissima nel ‘92. Inizialmente come modella, partecipai a Miss Italia dove vinsi come Miss Cinema. Il Presidente di giuria era un grande Talent scout, Maurizio Costanzo. Fu lui a spingermi alla Carriera Cinematografica. Iniziai a partecipare ai provini, il primo anno non mi chiamò nessuno. Improvvisamente girò la ruota e feci il primo film con Marco Risi e Diego Abatantuono, “Il Continente Nero”. Subito dopo avvenne l'incontro con il Grande Maestro Federico Fellini con cui presi parte ad uno spot. Ero al settimo cielo, come si può immaginare, da lì fu un crescendo. Diciamo che non mi sono fatta mancare nulla.
C'è stato un mentore oltre a Maurizio Costanzo?
È stato tutto un susseguirsi di Maestri con i quali ho avuto la fortuna di lavorare che mi hanno forgiato…da Fellini, Marco e Dino Risi, Carlo Lizzani. Ognuno mi ha dato qualcosa di importante.
Ci puoi raccontare l'incontro con Fellini?
È un incontro che è avvenuto a Cinecittà nel classico Studio 5, un provino dove si andava abitualmente. È stata una folgorazione!!! La mia fisicità ed il fatto che fossi romagnola credo giocarono un ruolo importante in quanto sua conterranea.
Come definiresti la bellezza?
La bellezza nella mia vita è stata determinante, per certi versi la ritengo più importante del denaro e del potere. Sono convinta che nascere belli sia un vantaggio, è un “distinguersi dalla massa”. Per chi vuole fare il mio lavoro è un “Passaporto”. Ovviamente l'avvenenza deve essere corredata da tante altre qualità, il talento innanzitutto. Sono anche convinta che la Bellezza sia una fonte primaria di invidia, lo conferma il fatto che nella società di oggi c'è sempre la ricerca della “perfezione”. Piace piacere…nello stesso tempo è indispensabile un equilibrio con sé stessi e con gli altri.
E la Chirurgia Estetica?
Sono a favore della Chirurgia Estetica e dei suoi “miglioramenti” l'importante è che siano i più naturali possibili, non ci si può trasformare completamente, è necessario farlo con parsimonia, preservare quello che la natura ci ha dato mantenendo il nostro aspetto il più intatto possibile. Per far ciò non si può prescindere dalla prevenzione. Al riguardo sin da giovanissima, grazie a mia madre che era una grande cultrice di prodotti e di creme ho iniziato a prendermi cura di me stessa. Non prendo il sole da più di 20 anni sul volto, è la miglior azione antirughe che conosco. Lo consiglio alle donne da sempre. La Skin Care dovrebbe essere quotidiana, ora è molto in voga tra le giovanissime. Credo che, da un punto di vista del make-up, struccarsi bene sia più importante che truccarsi.
Cosa pensi quando vedi le giovani generazioni guardare ai social come ad un contenitore di Bellezza da raggiungere a tutti i costi?
Lo trovo deprimente, è un atteggiamento figlio di una società dove la quantità è divenuta più importante della qualità. È una tendenza che purtroppo i genitori avallano ed a cui sono profondamente contraria. La Chirurgia Estetica dovrebbe essere utilizzata soltanto come “antidoto” agli anni che passano, non dovrebbe essere appannaggio delle nuove generazioni. Altrimenti rischia di diventare un’ossessione, una dipendenza. Una ricerca spasmodica della perfezione in giovane età è per me inaccettabile. Le nuove generazioni devono scoprire le loro peculiarità, il proprio cavallo di Battaglia da portare avanti.
Progetti futuri?
Ora sto terminando i fatti Vostri fino al 31 Maggio e mi appresto a fare un programma: Un’estate Italiana su Rai Uno, andrà in onda le Domeniche di Agosto dalla mia Romagna. Per ora ho accantonato la carriera da attrice per dedicarmi a quella da conduttrice che è il ruolo che preferisco fare.