Achille Mariani - le diete non esistono

Intervista ad Achille Mariani
“La dieta non esiste” – Il nuovo libro del nutrizionista delle Fiamme Oro che sfata i falsi miti
Abbiamo incontrato Achille Mariani, nutrizionista delle Fiamme Oro, alla vigilia della presentazione del suo nuovo libro: “La dieta non esiste”. Una pubblicazione che affronta a 360 gradi il tema del benessere, prendendo le distanze dai miti che da sempre condizionano chi si rivolge al biologo nutrizionista con l’unico scopo di dimagrire.
Per Mariani, la dieta deve essere intesa come miglioramento dello stile di vita, con uno sguardo rivolto alla prevenzione delle patologie e alla capacità di ascoltare il proprio corpo come guida principale.
Troppo spesso, infatti, nell’immaginario collettivo il nutrizionista viene visto come colui che dà ricette o che prende semplicemente le misure corporee. In realtà, secondo Mariani, l’empatia è il primo valore da mettere in campo con il paziente, per sfatare falsi miti ancora radicati.
Un esempio? La convinzione che le uova aumentino il colesterolo. “La ricerca scientifica non supporta questa tesi, se non in caso di consumo eccessivo”, spiega. “Il colesterolo può derivare anche da fattori genetici o da uno stile di vita scorretto.”
La dieta mediterranea e la cucina italiana, da poco riconosciute Patrimonio dell’Umanità, rappresentano – ricorda Mariani – un’eccellenza a livello mondiale, alla quale affidarsi. Il primo passo, però, resta quello di evitare il fai-da-te e rivolgersi a un professionista qualificato.
Infine, un monito: la dieta intermittente può essere utile in casi specifici (ad esempio per chi non riesce a rispettare i cinque pasti tradizionali), ma non è adatta a tutti, soprattutto per chi desidera aumentare la massa muscolare. “Non seguite alla cieca personal trainer e influencer: la disinformazione espone a rischi altissimi per la salute”, conclude Mariani.
In breve
- Il mio concetto di dieta
- Ascolto del corpo
- Altri temi trattati
- Falsi miti da sfatare
- Differenze con i manuali tradizionali
- La dieta intermittente
Intervista
Qual è il concetto di dieta che emerge dal tuo libro?
Essenzialmente che non dobbiamo più intendere la dieta come sinonimo di dimagrimento, ma come stile di vita, utile a prevenire patologie e ad allungare l’aspettativa di vita.
Ascolto del corpo quindi…
Assolutamente sì. Dobbiamo capire cosa ci chiede il corpo e stabilire un equilibrio imprescindibile tra corpo e psiche. Il cibo deve essere visto come piacere, non come privazione. La chirurgia e la medicina estetica, in questo senso, sono un binario parallelo per garantire benessere a 360 gradi.
Quali sono gli altri temi del libro?
Uno dei punti chiave è capire il vero ruolo del nutrizionista: non è un medico che prende misure, ma un professionista che costruisce percorsi personalizzati con il paziente, analizzando le sue dinamiche e aiutandolo a raggiungere obiettivi concreti. Evitare il fai-da-te è fondamentale.
Quali falsi miti sfati nel libro?
Parlo di convinzioni diffuse come: non mangiare carboidrati, evitare la pasta la sera, o l’idea che le uova aumentino il colesterolo. Le ricerche scientifiche dimostrano altro. Ad esempio, il colesterolo può avere origine genetica o essere legato alla sedentarietà. È vero che un consumo eccessivo di uova cotte (frittate, soprattutto con molto tuorlo) può aumentare i livelli, ma mangiarne una a settimana non è affatto un problema. La dieta mediterranea resta fondamentale.
Quali sono le differenze con i manuali tradizionali?
Ho cercato di scrivere un libro divulgativo, adatto a tutti, che tocchi i pilastri fondamentali come scuola e famiglia, per sensibilizzare a una corretta informazione. La dieta è anche un fatto sociale: il dialogo resta determinante.
Qual è il messaggio principale del tuo libro?
Non immaginare il nutrizionista come colui che dà ricette, ma come un professionista che guida il paziente in un percorso. Ho inserito anche storie di successo che dimostrano che “volere è potere”.
E a proposito di digiuno intermittente?
Spesso viene percepito come moda, ma in realtà può essere una soluzione utile per chi, a causa del lavoro o degli impegni, non riesce a rispettare i cinque pasti giornalieri. Non è adatto a tutti, però: può aiutare a prevenire alcune patologie, ma se si vuole aumentare la massa muscolare bisogna fare attenzione, perché incide sulla fase catabolica. Ai personal trainer e agli influencer ricordo: ognuno deve fare il proprio mestiere.