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A dieta con il "poké": un pasto sano e gustoso, approvato dai nutrizionisti. Dott.ssa Chiara Dell'Aversano

A dieta con il "poké": un pasto sano e gustoso, approvato dai nutrizionisti. Dott.ssa Chiara Dell'Aversano

IN BREVE

  • A dieta con il pokè. Il famoso piatto (o bowl) hawaiano può sostituire un pasto in un regime alimentare light?
  • La dr.ssa Chiara Dell'Aversano ricorda quali sono gli elementi fondamentali in un psto bilanciato, anche nel pokè
  • Che cos'è il poke? Un piatto a base di riso a cui si aggiungono di versi ingredienti a scelta

Chi di noi non ha mai sentito parlare di pokè? Sono molti, anzi moltissimi, i fan di questo piatto di origini Hawaiane che negli ultimi anni ha avuto un successo globale e che rappresenta la nuova frontiera della cucina "fast".

Adatto per la pausa pranzo, ma anche per una cena healthy tra amiche (e non solo), questo mix di sapori ha letteralmente spopolato, tanto che passeggiando per le strade di qualsiasi città è davvero difficile non notare un numero sempre più crescente di pokerie.

Ma veniamo al dunque. Che cos'è il "pokè"? Le sue origini sono antiche e molto lontane: proviene, infatti, dalle Hawaii e nasce intorno al 400 d.C. dalla tradizione di alcuni pescatori polinesiani, arrivati sulle coste di queste incantevoli e selvagge isole americane, i quali erano soliti mangiare pesce crudo appena pescato e tagliato a cubetti, direttamente a bordo delle loro imbarcazioni.
Nonostante molti pensino ancora che questa pietanza sia parente del sushi, ha una identità tutta sua! Una base di riso, avocado e salmone, costituiscono di certo un ottimo punto di partenza per un piatto davvero fresco e saporito, ma la sua particolarità è che può essere composto in modo creativo e personale, direttamente da chi lo mangerà, potendo scegliere tra vari ingredienti e dando la possibilità di sperimentare diverse, e a volte sorprendenti combinazioni di sapori inedite e adatte a tutti i palati.

Insomma, oggi il pokè è una vera e propria moda gastronomica, nonché un fiorente business. Con la dott ssa Chiara Dell'Aversano, nutrizionista ed esperta di educazione alimentare, scopriremo se oltre ad essere buono è anche sano! 
Laureata in dietistica nel 2019 presso l'Università Cattolica Del Sacro Cuore, ha successivamente conseguito diversi corsi di formazione utili ad ampliare e perfezionare tecniche e tematiche legate alla nutrizione. Attualmente la dottoressa opera in diversi centri polispecialistici di Roma, occupandosi principalmente di nutrizione clinica e sportiva, ma tratta anche condizioni fisiologiche come gravidanza ed allattamento, e patologiche come diabete e dislipidemie.

Vediamo insieme, quindi, cosa ne pensa Chiara Dell'Aversano dell'ormai famosissimo pokè, se può essere un valido alleato per la perdita di peso in vista della bella stagione e cosa ci suggerisce per ricreare facilmente a casa una bowl sana e soprattutto buona da mangiare!

1. Dottoressa Dell'Aversano, secondo lei il poké può essere considerato un pasto completo e salutare per chi sta seguendo un regime alimentare volto alla perdita di peso?

- Il poké è assolutamente un pasto completo e salutare adatto a chi vuole perdere peso, in quanto è composto da tutti i nutrienti che dovrebbero essere presenti in un

pasto: proteine (come ad esempio il pesce), carboidrati (riso), grassi (come l’avocado) e fibre (verdure). L’abbinamento di questi nutrienti permette di consumare un pasto sano e bilanciato, saziante ed utile alla ricomposizione corporea.

2. In quali tipologie di piani alimentari può essere inserito? A chi si sente di sconsigliarlo, invece, e perché?

- Il poké rappresenta una valida scelta per chi si trova a mangiare spesso fuori casa e vuole mantenersi in salute, poiché contiene alimenti sani ed equilibrati, per cui è

adatto a chi vuole perdere peso, ma anche a chi fa sport o semplicemente vuole mantenere il proprio peso forma. Inoltre, è indicato anche per chi segue un’alimentazione vegana se come fonte proteica viene scelta la soia. Un consiglio, però, è quello di omettere nella sua composizione l’aggiunta di salse, formaggi grassi e frutta. Spesso il pokè, infatti, viene condito con salsa di soia, ricca di sodio, sconsigliata a chi soffre di ipertensione o di ritenzione idrica, oppure vengono aggiunti formaggi stagionati, sconsigliati a chi soffre di ipercolesterolemia. Viene spesso aggiunta anche la frutta, non adatta per chi vuole perdere peso o per chi soffre di diabete, in quanto il poké già contiene una fonte di carboidrati come il riso o la quinoa, ed aggiungere anche la frutta comporterebbe l’assunzione di un carico di carboidrati maggiore.

4. Il poké è sicuramente uno dei piatti più chiacchierati degli ultimi anni. Secondo lei come mai ha avuto tutto questo successo una pietanza che di base è così semplice e genuina?

- Non è un caso, a parer mio, che il poké abbia avuto molto successo negli ultimi anni; è sopraggiunta proprio in questo ultimo periodo una forte attenzione alla sana alimentazione, che ha favorito il successo del poké che rappresenta, senza dubbio, una specialità healthy. 

5. Anche l'occhio vuole la sua parte. Possiamo dire che a rendere appetibile il pokè contribuisce anche il fatto che sia esteticamente bello e colorato? Questo può aiutare a livello psicologico a vivere meglio alcune restrizioni alimentari?

- Sì, sicuramente l’occhio vuole la sua parte! Spesso si ha la convinzione che mangiare sano sia triste e monotono, ma in realtà se si compone un piatto con i giusti colori si mangia con tutto un altro gusto. Il pokè, essendo un piatto molto colorato, rappresenta a livello visivo il connubio perfetto tra cibo sano e allo stesso tempo gustoso. Rendere i piatti sani esteticamente belli da vedere è la chiave per seguire uno stile alimentare sano nel lungo termine.

6. Le chiedo, infine, se può dare qualche spunto o consiglio ai nostri lettori per replicare questo piatto a casa.

- Certamente. Iniziamo dicendo che il pokè è molto versatile e semplice da replicare anche a casa. I nutrienti che deve contenere per rappresentare un pasto sano e completo sono una fonte di carboidrati, una fonte di proteine, una fonte di grassi ‘buoni’ ed una fonte di fibre. Per gli amanti del pesce, suggerisco riso basmati, tonno, anacardi e cetrioli; oppure riso venere, salmone, avocado e pomodori. Per chi predilige la carne, invece, ho pensato a quinoa, pollo, avocado e carote; oppure riso basmati, tartare di manzo, semi di sesamo e zucchine. Per i vegani quinoa, edamame, semi di girasole, alga kombu; oppure riso basmati, tofu, noci e alga wakame.