Chirurgia “Naturale“

Filler all’acido ialuronico Campobasso –
intervista al dr. Aldo Reale

Il Filler all’acido ialuronico non passa mai di moda! Parola di specialista

In Breve


• Il filler all’acido ialuronico è il più utilizzato in Medicina Estetica
• Per rimodellare il volto e ripristinare i volumi è necessario utilizzare diverse densità di acido ialuronico, a seconda dell’area del viso da trattare
• Il rinofiller è uno degli interventi più richiesti poiché migliora sensibilmente le imperfezioni del naso in pochi minuti

Dr. Aldo Reale


Dalila Vergani

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Rimedio antirughe per eccellenza ed alleato di bellezza


Dall’acido ialuronico iniettato dal medico al cerotto fai-da-te, il filler è uno dei ritocchi più richiesti in Medicina Estetica. Si utilizza per riempire i volumi del viso, dare alle labbra un aspetto più sensuale e addirittura per risolvere piccole imperfezioni del naso. Un trattamento di Medicina Estetica che non teme l’alternarsi delle mode, dunque, e che addirittura sembra in grado di rinnovarsi ad ogni stagione. Il dr. Aldo Reale, medico estetico di Campobasso, ha parlato proprio dell’efficacia dei filler medici e degli inestetismi che possono risolvere.

Dr. Reale, sempre più aziende cosmetiche propongono possibili sostituti dei filler, ovvero creme, lozioni o cerotti per specifiche aree del viso che danno un effetto riempitivo. Lei cosa ne pensa e, soprattutto, funzionano?

«La crema è crema, il filler è filler. La crema a base di acido ialuronico o altre sostanze idratanti non sono assolutamente in grado di riempire una ruga sebbene, se dotata di principi attivi efficaci e discreta capacità di penetrazione, sia in grado di dare una leggera distensione alle rughe più superficiali o un aspetto più levigato e compatto alla pelle».

Quindi le creme danno un “effetto Cenerentola”?

«Sì perché hanno un effetto tensore, che dura alcune ore, in grado di attenuare e ammorbidire alcuni tipi di rughe, in genere quelle estremamente superficiali».

Torniamo a parlare di filler iniettivo. Il più classico è quello a base di acido ialuronico ma sappiamo che ne esistono di diversi. Vuole accennare a qualche novità o indicazione specifica?

«Lo ialuronico resta la molecola più utilizzata ed affidabile in relazione al rischio di reazioni avverse. In passato sono stati commercializzati altri prodotti iniettabili, definiti semipermanenti, a base di sostanze di natura plastica come poliacrilamide ed il silicone che in alcuni casi hanno dato gravi reazioni avverse, e talvolta determinato danni permanenti.
Attualmente si utilizzano sostanze come l’agarosio che compone i fili riassorbibili di trazione e i cosiddetti “sculptor” come l’acido polilattico o l’idrossiapatite di calcio. Questi ultimi trovano impieghi soprattutto nella correzione di svuotamenti importanti delle guance e significative perdite di volume. Gli “sculptor” producono collagene di tipo cicatriziale e sono particolarmente indicati in soggetti con gravi problematiche come ad esempio coloro affetti da HIV che vanno incontro a processi di atrofia del grasso sottocutaneo, oppure soggetti più anziani per i quali un collagene di tipo cicatriziale non crea problemi a lungo termine come l’indurimento dei tessuti. Per i soggetti più giovani l’acido ialuronico resta il filler privilegiato e più sostenibile».

Quali sono le aree del volto che si possono trattare con acido ialuronico?

«In passato il filler era utilizzato per la correzione della singola ruga, in genere quelle nasogeniene, oppure per dare volume alle labbra. Poi sono emersi materiali più versatili e prestazionali con maggiore capacità volumetrica e maneggevolezza, per cui oggi è possibile intervenire in quasi ogni distretto del volto. Oggi l’approccio del professionista è orientato ad un trattamento full face di ripristino dei volumi e recupero del cedimento dei tessuti. I processi di invecchiamento alterano l’espressività del volto , che può apparire stanco, triste, arrabbiato, lasso».

La Medicina Estetica è strettamente connessa al benessere psicologico, cosa consiglia ai pazienti che si rivolgono a questa disciplina per sentirsi meglio con se stessi?

«La Medicina Estetica non è più vista come un atto trascurabile di frivolezza ma come una disciplina medica che agisce sul rapporto tra noi e gli altri. Dobbiamo cercare il meglio di noi stessi, non sembrare i nostri figli ma avere un aspetto che sia il più confacente con l’età. Il che non equivale assolutamente ad un volto perfetto. Il mio consiglio è di non eccedere nei “ritocchi” per mantenere un aspetto naturale e credibile, e temere sempre il giudizio del nostro giudice più severo: lo specchio».

Si può intervenire con i filler sul corpo?

«Io tratto solo il viso ma in passato l’acido ialuronico è stato utilizzato nei trattamenti per il seno, pratica oggi vietata. Attualmente viene impiegato per glutei e polpacci».

Ci sono tanti uomini che si rivolgono a lei per i ritocchini antietà?

«Nella mia zona geografica non molti ma so che in altre aree d’Italia la richiesta è notevole e, soprattutto, in aumento. Molto dipende dalla percezione e accettazione del tempo che passa, condizionato anche dal contesto sociale in cui si vive»

L’avvento dei social ha molto condizionato questo aspetto, anche i giovani sono spesso spinti al ricorso all’estetica. Lei cosa ne pensa?

«C’è da premettere che alcuni “difetti” sono indipendenti dall’età come la forma o spessore delle labbra. In questi casi l’età non conta ma è bene che il medico non si faccia prendere la mano e ricordi sempre di rispettare struttura e proporzioni del volto.
Un trattamento molto richiesto dai giovani, è il rinofiller. Rispetto alla classica rinoplastica chirurgica, con il rinofiller è possibile smussare alcuni difetti del naso come una piccola gobba o la punta all’ingiù con una quantità di materiale limitata e senza sconvolgere la linea del volto. Una persona insoddisfatta del proprio naso può ottenere risultati importanti che determinano un impatto positivo sulla autostima e la percezione di sè. E’ veramente soddisfacente per il medico assistere alle reazioni di stupore e gioia al termine di un trattamento ben riuscito.
Rispettare un ideale di bellezza è molto difficile, spesso interventi chirurgici su nasi con difetti importanti possono alterare la struttura originaria del volto, rendendolo meno gradevole: non è detto che un naso bellissimo stia bene su tutti i volti, mentre un naso imperfetto può risultare in armonia con il viso».

Quali sono i costi medi?

«Nel mio studio il rinofiller ha un costo di circa 250 euro, il filler parte mediamente da 220 euro a fiala»


di Teresa Peccerillo

«Dobbiamo cercare il meglio di noi stessi, non sembrare i nostri figli ma avere un aspetto che sia il più confacente con l’età»

- Dr. Aldo Reale
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