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Game of Thrones: personaggi e tendenze

Nuovi miti dalla TV: le star de Il Trono di Spade

In Breve


• Il Trono di Spade è forse la serie tv più seguita degli ultimi dieci anni, ma perché ci piace tanto? Non è solo un fantasy ma anche un prodotto che guarda alla nostra società
• Game of Thrones: i personaggi più seguiti su Instagram, in classifica ci sono alcune sorprese
• Sempre più persone danno i propri figli il nome di uno dei protagonisti della serie

In questi primi giorni di maggio in cui il sole tarda ad arrivare, una piccola congrega di esaltati si riunisce attorno a teorie anacronistiche sulla terra piatta e il mondo sembra andare sempre più incontro al rifiuto dello straniero o, meglio, dell’“estraneo”, sembra che uno sceneggiatore fantasioso abbia deciso di scrivere per la realtà una copia grottesca de Il Trono di Spade.
Game of Thrones, questo il titolo originale, è la serie evento degli ultimi dieci anni, quella che ha portato il genere fantasy nuovamente alla ribalta condendo gli ingredienti più scontati (re, regine, draghi e magia) con i toni cupi della realtà e della storia del mondo. Come ogni prodotto che faccia tanto parlare di sé, negli ultimi otto anni si sono espressi accaniti seguaci e spietati detrattori, portando dietro di sé anche delle modifiche alla serie.
L’ultima stagione, in onda dal mese scorso, ha confermato il fenomeno mediatico e in ogni parte del mondo occidentale si grida ancora una volta alla “Game of Thrones Mania”. Ma perché una serie fantasy è così popolare?

Game of Thrones: i personaggi e la società contemporanea

Game of Thrones non è solo una serie, ma un esempio attuale di cultura pop. Nata dall’adattamento dell’apprezzato romanzo di George R. R. Martin, è guidata da una sceneggiatura molto letteraria, in cui gli intrighi di palazzo e la costruzione di ogni personaggio non lascia spazio al caso. Ogni tipo umano è rintracciabile tra le schiere di individui che popolano la serie ma non ci sono stereotipi. Il motivo per cui è così bello e struggente veder evolvere e, spesso, morire in malo modo i personaggi è che non esistono eroi e antieroi, uomini o donne totalmente buoni o totalmente cattivi. La storia è mossa dalle circostanze, dalle occasioni, ognuno è protagonista della propria vicenda e nessuno è di contorno. Sebbene l’esistenza dei draghi e della magia non sia mai stata provata nella vita reale, il bello di Game of Thrones sta nell’aver reso credibili anche elementi puramente fantasiosi. Le pulsioni umane, la storia con la maiuscola e la politica più vera sono i motori dietro ogni azione.

L’amore non è romantico o idealizzato, ma carnale e travolgente. Gli amori attorno al trono sono spesso malati e violenti, strumenti di un gioco di potere spietato come molti di quelli di cui abbiamo letto nei libri di storia. Laddove lo scopo di molti è affermare il predominio di un singolo sovrano, le debolezze dell’amor cortese soccombono alla brutalità dell’arrivismo.
La politica, dunque, sembra far da padrona. Game of Thrones è un racconto attuale nella misura in cui le fonti d’ispirazione storica (le storie di Re e Regine nel gioco del trono spesso richiamano vicende del passato o tragedie scritte da illustri drammaturghi) mettono radici nella nostra epoca fatta di glamour e disillusione. Non c’è più posto in tv o tra le pagine dei nostri libri per il buonismo di un Frodo de Il Signore degli Anelli, né per una fatina dai capelli di Luna. Mentre gli equilibri politici mondiali sembrano destabilizzarsi nella realtà, l’occhio dello spettatore trova maggior plausibilità nell’innocenza perduta di Arya e Sansa Stark, nella magia cangiante di Melisandre, nel riscatto di Jon Snow, nella fine dei deboli.

A condire il tutto c’è la prevalente mancanza di censura. Nelle prime stagioni era più evidente in che modo il sangue e il sesso servissero da sedativo alle pulsioni voyeristiche dello spettatore, elemento che nel corso delle stagioni è stato ridimensionato per dar spazio ad atmosfere più cupe e desolate. In una società in cui basta un click per accedere ad ogni tipo di contenuto, l’arrivo di una serie tv dotata di picchi estremi di violenza e perversione è stato come dover scendere a patti con le pulsioni più nascoste di ognuno e, in qualche modo, esorcizzarle.

Personaggi Mania: da chi chiama i propri figli con i nomi dei personaggi agli attori più apprezzati

È recente la notizia secondo cui molte persone stiano dando il nome dei personaggi della serie ai propri figli. Tra questi il più gettonato è Arya, a cui seguono Khaleesi, Yara, Lyanna e ancora Tyrion e Sansa. Sicuramente negli anni è aumentato il culto attorno agli attori protagonisti della serie e, parlando di bellezza e tendenze social, invece, non poteva mancare la classifica degli attori più seguiti e amati su Instagram:
Al decimo posto La Montagna e Robb Stark, ovvero gli attori Julius Bjornsson e Richard Madden. A seguire la regina spietata Cersei ovvero l’attrice Lena Headley. La classifica prosegue con il bel Jamie Lannister (Nikolaj Coster-Waldau), Tormund il bruto con i capelli rossi (Kristofer Hivju), Jon Snow (Kit Harington), Tyrion (Peter Dinklage), Missandei (Nathalie Emmnuel), Khal Drogo (Jason Momoa), sorelle Sansa e Arya Stark (Sophie Turner e Maisie Williams) e in pole position la Khaleesi Daenerys Targaryen (Emilia Clarke), attrice che è stata eletta dal TIME tra le 100 persone più influenti del 2019.


di Teresa Peccerillo