Personaggi

Medicina estetica e cura del corpo: esiste un 'giusto' equilibrio?

In Breve


● Medicina estetica: l'intervista all'esperto, il chirurgo estetico Antonio Braucci
● Quali sono i trattamenti estetici che si possono eseguire tutto l'anno
● Dal botox al filler alle labbra, le tendenze e le mode del momento
● L'importanza di una corretta alimentazione e di un allenamento fisico costante

Dr. Antonio Braucci Il 'giusto' equilibrio tra medicina estetica e cura del corpo esiste, ma è fondamentale rimanere fedeli alla propria fisionomia, senza stravolgere l'aspetto esteriore. Parola del chirurgo e medico estetico Antonio Braucci , intervistato da Info Estetica Mag.

"La medicina estetica - ha ricordato l'esperto - nasce come medicina antiaging, ovvero quella serie di cure mediche in grado di rallentare l’avanzare del tempo, nella sua accezione originale, andando a modificare i cambiamenti involutivi del nostro organismo che si traducono in modifiche percepibili all’esterno. La parola equilibrio sottende un dinamismo, un continuo adattarsi alle condizioni attuali. In questo senso, l’equilibrio tra medicina estetica e cura del corpo si intende come un adeguarsi al momento preciso in cui si parla. Così come ricorriamo al parrucchiere per tagliare o tingere i capelli, alla manicure per curare le mani, al fitness per tenerci in forma, dovremmo considerare l’appuntamento con il nostro medico estetico di fiducia come un momento cadenzato a intervalli regolari nel tempo, per migliorare e non stravolgere o trasformare il nostro aspetto esteriore, rimanendo fedeli alla nostra fisionomia".

Il medico estetico, ha precisato Braucci , è "il responsabile dei suoi lavori e lui soltanto deve sapere consigliare il migliore trattamento per il paziente" tanto da essere pronto persino "a rifiutare un intervento, nonostante sia ben pagato. In questo senso, l’equilibrio consiste nell'adeguare i trattamenti ai tratti fisionomici e all’età del paziente, evitando trattamenti inutili e deturpanti, rispettando l’armonia dei volti e dei corpi. Oggi questo è possibile grazie all’utilizzo di prodotti completamente riassorbibili che permettono di modificare gli interventi anche sullo stesso paziente nel corso degli anni, adattandoli alle mutate esigenze del suo volto e del suo corpo".

I trattamenti di medicina estetica che si possono eseguire tutto l'anno?
"Non esistono controindicazioni assolute ad eseguire un trattamento rispetto a un determinato periodo dell’anno. Esiste l’erronea convinzione che prima di esporsi al sole non si possano eseguire infiltrazioni di acido ialuronico o di tossina botulinica, perché così facendo l’acido va incontro a un più rapido riassorbimento. Non è del tutto così, è comunque necessario avere la stessa cura che avremmo anche senza sottoporci ai trattamenti estetici, ovvero proteggerci adeguatamente dai raggi solari, sia in estate che in inverno. Potremmo parlare di controindicazioni relative, come la buona norma di non esporsi al sole per alcuni giorni dopo avere eseguito peeling chimici. Meglio inoltre non truccarsi dopo avere eseguito un filler o un botox per almeno 24 ore, riducendo quindi il rischio di infezioni. Inoltre, è preferibile non praticare attività fisica intensa per 48-72 ore dopo iniezioni di tossina botulinica, per evitarne la migrazione, così come non eseguire radiofrequenze o laser se non dopo almeno 14 giorni da precedenti infiltrazioni o peeling".

Dr. Antonio Braucci Medicina estetica, un valido alleato per rimanere in forma stagione dopo stagione
"Il termine giusto - ha risposto Braucci - è proprio 'alleato'. La medicina estetica non deve e non può sostituirsi a una corretta alimentazione, a un allenamento fisico costante e a una idratazione adeguata. Solo rispettando questi 'diktat' fondamentali si può ricorrere alla medicina estetica per rallentare i segni del tempo e donare un aspetto più riposato. Bisogna sempre rispettare l’armonia e la fisionomia del singolo paziente, non mi stancherò mai di ripeterlo".

In base all'età quali sono i trattamenti maggiormente indicati?
"L’età anagrafica non sempre coincide con l’età biologica. Detto questo, possiamo parlare di trend o di mode del momento. Le pazienti più giovani prediligono i filler alle labbra, perché imitano le influencer dei social. Una donna di 40 anni opterà più facilmente per un trattamento volumizzante degli zigomi e per un’infiltrazione di botox, mentre salendo con l’età sarà più semplice consigliare un lifting liquido a base di acido ialuronico e tossina botulinica. Il trattamento dipende dallo stato di invecchiamento dei tessuti, che in ultima istanza dipende dalle abitudini di vita e dalla genetica. Ho visto pazienti di 50 anni con una qualità della pelle e dei tessuti di gran lunga migliore rispetto a pazienti di 30 anni. Mi piace ripetere ai miei pazienti che ogni mio trattamento è assolutamente unico ed esclusivo, personalizzato: non amo i cloni. A tutte le età consiglio la prevenzione proprio perché il nostro migliore alleato è lo skin care quotidiano, con prodotti validi e certificati, che vadano dalla detersione, all’esfoliazione".

"Il 'leitmotiv' della mia medicina estetica è l’armonizzazione. Armonizzare vuol dire creare equilibrio. Non esiste equilibrio se corpo e anima non sono in connessione. I miei interventi sono volti soprattutto al benessere psichico dei miei pazienti. Solitamente, in una consulenza dedico la maggior parte del mio tempo a comprendere quali siano i bisogni sottesi alla richiesta che mi viene fatta e il più delle volte scopro che il mio interlocutore non riesce a esprimere i suoi reali bisogni. Mi piace essere prima di tutto confidente e poi medico e chirurgo estetico, mi piace aiutare i miei pazienti a scoprirsi. Non c’è gratificazione maggiore di un paziente a cui dopo il mio intervento si illuminano gli occhi per la gioia. Questa è la vera bellezza".

Che rapporto ha con il suo corpo? Si è mai sottoposto a trattamenti di medicina estetica?
"Oggi è un rapporto di rispetto. Il corpo è la dimora che è stata affidata alla nostra anima, è il mezzo attraverso il quale attraversiamo il mare della vita, il tramite con cui ci interconnettiamo in modo più immediato e talvolta unico agli altri. Tendo a curarmi senza eccedere, soprattutto sono attento all’alimentazione e all’attività fisica. In passato un collega che stimo tanto mi ha convinto ad effettuare un rinofiller. Lui è l’unico che mi abbia messo le mani addosso, si tratta del trattamento più 'invasivo' che abbia effettuato".

Come concilia la professione di attore e quella di chirurgo?
"Ci ho provato in passato. Purtroppo non si può eccellere in più di una cosa e oggi ho scelto di eccellere nella medicina estetica. Il cinema, il teatro sono mie grandi passioni. Quando riesco a ritagliare del tempo libero e solo per progetti di rilievo mi rendo disponibile. Per il resto, a malincuore, sto rifiutando molte proposte".

Prossimi impegni sul grande o piccolo schermo?
"Al momento sono nelle sale con un film girato nel 2018 'Magari Resto' e a marzo sarò sul web con la serie 'Sueno bendito', che racconta la storia di Diego Armando Maradona. E’ stato emozionante per me interpretare le vesti del capitano del Napoli degli anni ’80 e cedere, nella finzione scenica, la fascia di capitano a Maradona. Piccola anticipazione: sono stato contattato da uno dei migliori sceneggiatori della nostra cinematografia attuale per essere coprotagonista del suo nuovo cortometraggio… Sto parlando di mio zio Maurizio Braucci. La chiamata è arrivata proprio quando avevo deciso di chiudere con il cinema, ma non ho potuto fare a meno di accettare".

Dopo Temptation Island Vip nel 2018 parteciperà a un altro reality?
"Temptation Island è stato un esperimento consigliatomi dal mio agente di allora, avevo rifiutato già due volte il GF nel 2009 e nel 2010 e nel 2017-2018 più volte il trono di Uomini e Donne oltre che la seconda edizione di Temptation Island. Non voglio dire nulla di male, semplicemente apparteniamo a mondi e dinamiche diverse. Sono però assolutamente aperto a programmi di divulgazione scientifica e di cultura, infatti il mio sogno sarebbe quello di condurre un programma sulla bellezza".


Articolo di Valeria Benincasa